Ragù di cinghiale
Il ragù di cinghiale è una versione alternativa del classico ragù di carne, quello che si prepara tipicamente la domenica per intenderci :P Al posto dei tagli classici di carne di bovino o di suino, per realizzare questo ragù si utilizza la carne di cinghiale ed è l'ideale per condire la pasta all'uovo, fettuccine, tagliatelle o pappardelle come nel mio caso.
Le pappardelle al ragù di cinghiale sono un piatto tipico toscano e se volete cimentarvi nella preparazione di questa ricetta, tenete presente che la carne di cinghiale, come tutte le carni di animali selvatici, ha bisogno di essere marinata con delle spezie e con del vino per 24 ore circa prima della preparazione vera e propria della ricetta, questo a meno che voi non compriate la polpa di cinghiale già marinata. Questa è la mia versione, preparata con la mia amica Elena a 4 mani, se la realizzate, fatemi sapere cosa ne pensate :P
- Ingredienti per 4 persone
- Preparazione: 20 min
- Cottura: 1 ora e 40 min
- Totale: 2 ore
Come fare il ragù di cinghiale
24 ore prima della preparazione della ricetta del ragù di cinghiale, marinare la polpa di cinghiale mettendola in una terrina con 1 spicchio d'aglio, 1/2 cipolla, 1/2 carota, 1/2 costa di sedano, salvia e timo.
Ricoprire il tutto con 300 ml di vino rosso e far marinare per 24 ore.
Passate le 24 ore, sollevare il cinghiale dalla marinata e tagliarlo a pezzetti molto piccoli o, se preferite, tritatelo.
In una casseruola con l'olio fate appassire il trito della restante carota, cipolla e sedano.
Dopo una decina di minuti, aggiungere la polpa di cinghiale tritata e fatela rosolare per 15 minuti circa.
Salate, aggiungete il dado e per ultimo sfumare con il restante vino rosso.
Quando il vino sarà sfumato, aggiungete la passata di pomodoro, e lasciate cuocere a fuoco dolce, girando di tanto in tanto, fino a che il ragù non sarà ben denso.
Fate cuocere il ragù di cinghiale per circa 1 ora.
A cottura quasi ultimata, aggiungete il latte, mescolate bene e lasciate cuocere ancora 15 minuti.
Nel frattempo cuocete le pappardelle in abbondante acqua salata, scolate e mantecatele nella pentola insieme alla metà del parmigiano grattugiato e alla metà del ragù di cinghiale.
Servire le pappardelle con il ragù di cinghiale nei piatti ricoprendo con il restante ragù e il pecorino.
@lorenzo le antiche ricette del Ragù emiliano prevedono l’uso del latte, e tanto, la lunga cottura di ore è fatta cosi’.
la ricetta va benissimo, non l’ho provata ancora ma non ho dubbi sulla sua bontà, l’unico ingrediente che eliminerò è il latte, non ne vedo l’utilità
scusate mi sono dimenticata di dirvi che l’aglio è meglio toglierlo prima che mettiate la salsa 😉 altrimenti se poi si trova in bocca quando mangiate e una cosa disgustosaaaaaaaaaaaaa ,mettete se c’è l’ avete una foglia di alloro quando cucinate il ragù da un bel odore
ciao misya 🙂 sono la moglie di un accanitissimo cinghialaio e ti assicuro che anche non facendo marinare è ugualmente ottima provala e poi mi dirai come era 😉 io faccio così: faccio la carne in pezzettini e li metto in una pentola ci aggiungo un pochino di olio d’oliva con uno spicchio d’aglio e se vi piace il piccante ci mettete anche un bel peperoncino , fate rosolare un pochino e ci aggiungete il vino rosso fate evaporare e mettete la salsa ,fate cucinare a fiamma bassissima x un 2 ore questo dipende da come è la carne, se dura o tenera ,se è dura ci vuole anche più tempo
carissima misya ho fatto anche io il ragu’ di cinghiale ed ho seguito lo stesso procedimento e anche se non ci ho aggiunto il latte e’ venuta ugualmente un ragu’ strepitoso.
Sembra veramente OTTIMA… adoro il cinghiale ma non l’ho mai cucinato, pertanto prendo nota e ci proverò questo autunno seguendo tutti i tuoi preziosi consigli… mmm… gnam gnam…
scusate ho letto la ricetta pappardelle con ragù di cinghiale volevo sapere xk aggiungete il latte a che serve? io lo faccio sempre dato che mio marito èun accanito cacciatore però il latte nel ragù non lò mai messo
Io faccio marinare il cinghiale come Sara in piu’vi verso sopra dell’acqua e aceto.Ciao a tutti vi ho appena scoperto! Daniela
ciao carissima, mi chiamo sara e sono della toscana posso darti dei consigli? o meglio delle dritte su come faccio io il cinghiale (mio padre grande cacciatore di cinghiale mi riempie il frezer tutti gli anni di kg di carne9
io lo metto a marinare la sera (con sedano cipolla rossa e bianca carota due o tre bacche di ginepro ramerino una foglia di alloro prezzemolo)
queste verrano poi utilizzate (tranne il ginepro l alloro e il ramerino) per fare il battuto
quando la mattina tolgo il cinghiale dalla marinatura lo metto in un tegame basso con pochissimo lio e lo faccio andare almeno 30 minuti a fuoco medio per fagli spurgare tutti i liquidi (vedrai quanta acqua che fa), dopo lo trito non molto fine(tipo macinato) dopo di che lo metto in un altro tegame con il battuto gia soffritto e lo faccio cuocere per una mezzoretta a fuoco basso, metto il passato di pomodoro (allungandolo con dell acqua se necessario)
e lo lascio a cuocere sempre a fuoco basso per 4 5 ore
aggiustando di sale
io uso questo procedimento anche per fare il classico cinghiale in umido aggiungendo quasi a fine cottura olive nere con nocciolo e pinoli
se ti capita provalo viene buonissimo
un bacione e complimentoni per le ricette, che scopiazzo 🙂
fammi sapere baci baci
a dire il vero la colla di pesce serve come addensante per fare panna cotta, budini e fatti così. si trova in fogli, e prima dell’uso si fa ammorbidire in acqua fredda e poi si scioglie in un liquido caldo.
invece quella che si mette sulle crostate è la gelatina di albicocche, che è un’altra cosa. si scioglie direttamente sul fuoco (volendo con un paio di cucchiai d’acqua) e si spennella su crostate, babà o altro. 🙂
ps MISYA, SCUSA SE MI SONO PERMESSA. 😀