Che cos’è il sedano
Considerato quasi il re dell’orto, il sedano è un vegetale che appartiene alla specie erbacea delle Apiacee, e il suo nome scientifico è Apium graveolens; cresce in modo spontaneo nei posti paludosi ed erbosi, e le sue dimensioni possono raggiungere quasi il metro di altezza, con un fusto eretto e scanalato. Le foglie del sedano sono di un verde intenso, pennate o bipennate, a forma di rombo e con margine tipicamente seghettato, mentre invece i fiori sono biancastri e con peduncoli robusti; molto importante anche la radice, che è un fittone e, in alcune specie, è commestibile.
Storia del sedano
Fino al Sedicesimo secolo, il sedano era considerato esclusivamente una pianta medicinale, secondo una tradizione che comincia nell’antichità e trova riscontro anche nell’Odissea (Achille lo utilizza per guarire il proprio cavallo da una grave malattia): per i Greci, infatti, il “selinon” era una pianta sacra, rappresentata anche sulle monete della città sicula di Selinunte, e il celeberrimo medico Ippocrate lo consigliava come alimento benefico per curare i nervi sconvolti. I Romani, invece, mangiavano le foglie più tenere unendole con olio e sale, mentre con le rimanenti preparavano corone per cingere il capo dei commensali e prevenire l’ebbrezza alcolica con il loro aroma. A partire dal Cinquecento, poi, comincia la coltivazione del sedano per uso domestico negli orti dei monasteri, mentre come alimento trova grande sviluppo a seguito della peste del 1600 in Sicilia. In tutta l’epoca moderna (e fino all’Ottocento), il sedano si conquista inoltre una fama notevole come potente afrodisiaco e stimolante erotico.
Varietà di sedano
Le tipologie di questa pianta sono numerose, ma in cucina sono utilizzate principalmente due varietà, ovvero il sedano da costa e il sedano rapa. Nel primo caso, il Apium graveolens dulce presenta il tipico aspetto con fusto lungo e cima con le foglie larghe e carnose, mentre invece l’Apium graveolens rapaceum è un ortaggio da radice, che ha una forma sferica di colore bianco particolarmente sviluppata, con un gusto meno intenso rispetto all’altra tipologia. Ricordiamo infine la sedanina, che invece è più amara.
Utilizzi in cucina del sedano
Grazie al suo aroma intenso, il sedano è un ortaggio molto utilizzato in cucina, anche nella tradizione gastronomica italiana, per migliorare e rendere uniche un’ampia gamma di ricette salate, oltre che per offrire un tocco e un sapore originale ad alcuni piatti. Per fare alcuni esempi, il sedano è ottimo per il brodo, di carne o vegetale, così come per minestre e zuppe; si rivela un’aggiunta valida alle insalate, è uno degli ingredienti base del tipico ragù, accompagna alcuni tipi di carne e pesce, ma può essere servito anche da solo, semplicemente condito di olio, sale e pepe. Dal punto di vista nutrizionale, gli esperti consigliano di cuocere il sedano a vapore o stufarlo per non alterare le caratteristiche di sapore e le proprietà vitaminiche; il consumo a crudo, prima dei pasti o nel tradizionale pinzimonio, risulta benefico per la digestione.
Proprietà del sedano
E andiamo dunque a osservare da vicino le qualità benefiche di questo ortaggio, cominciando dal limitato contenuto calorico e dalle capacità disintossicanti: una porzione di 100 grammi di sedano, infatti, fornisce solo 20 chilocalorie al nostro organismo, mentre al contrario è elevato l’apporto di elementi positivi come acqua, vitamina A e potassio, che agevolano il controllo del peso e la giusta depurazione. Questo però è solo uno dei motivi per i quali i nutrizionisti consigliano sempre di inserire il sedano nelle diete dimagranti: approfondendo l’analisi, infatti, scopriamo anche che questo ortaggio è in grado di contrastare i grassi nocivi, depurare l’organismo e combattere la ritenzione. Merito soprattutto delle fibre, che aiutano a ridurre trigliceridi e colesterolo, del mix vitaminico (oltre a quelle del gruppo A, riscontriamo anche vitamine B, C e K, che lo rendono un prezioso alleato contro infiammazioni e stati influenzali), dei sali minerali e di altri elementi davvero benefici per la nostra salute, come in particolare gli antiossidanti che combattono i radicali liberi e svolgono azioni di tipo protettivo per le nostre cellule. L’aromatica sedanina, poi, insieme alle altre molecole presenti, consente di potenziare le capacità digestive e di migliorare l’assorbimento di gas nel nostro apparato digerente, mentre i fitonutrienti, tengono sotto controllo gli ormoni che regolano la pressione del sangue, dimostrandosi un valido rimedio ai casi di ipertensione. E non è ancora finita: secondo specifici studi condotti su questo ortaggio, mangiare sedano protegge il cuore e previene attacchi di ictus, perché aumenta le difese del sistema circolatorio, e rappresenta un ottimo calmante naturale per i nervi e per rilassare il corpo, grazie all’apporto di calcio; in pratica, si conferma quello che sosteneva Ippocrate migliaia di anni fa. A proposito di credenze popolari antiche, anche l’influenza del sedano sulla sfera sessuale è stata in qualche modo certificata: in questo ortaggio sono infatti presenti gli ormoni steroidi delta-16, che stimolano l’attività delle ghiandole surrenali e sessuali.
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