I pizzi leccesi sono un delizioso street food tipico della cucina salentina, perfetti per essere gustati in qualsiasi momento della giornata. Questi morbidi pani conditi con pomodoro, cipolle e olive nere sono un classico irrinunciabile per gli amanti della gastronomia pugliese. La ricetta, semplice ed economica, prevede l'utilizzo di ingredienti molto semplici e il condimento viene aggiunto direttamente all'impasto, conferendo un sapore irresistibile. Ideali come antipasto, spuntino o accompagnamento per l'aperitivo, i pizzi leccesi sono un'eccellente scelta per arricchire la tavola con i sapori autentici del Salento.
- Preparazione: 40 min
- Cottura: 1 ora
- Totale: 1 ora e 40 + 2 ore di lievitazione
Come fare i pizzi leccesi
Innanzitutto sciogliete il lievito in una parte dell'acqua (presa dal totale) non troppo fredda.
Mettete le 2 farine in una ciotola e mescolate, poi incorporate prima il lievito, poi il resto dell'acqua con olio e passata e infine anche il sale e continuate a impastare, quindi lasciate lievitare in una ciotola per 2 ore o fino al raddoppio del volume.
Nel frattempo mondate le cipolle e tagliatele a fettine, quindi lasciatele appassire e dorare in un'ampia padella antiaderente con un po' di olio.
Schiacciate i pelati in un piatto.
Quando le cipolle inizieranno a imbiondirsi unite anche pomodori, capperi dissalati, origano e peperoncino e mescolate, abbassate la fiamma e lasciate stufare per 15 minuti o finché non si sarà asciugato per bene.
Denocciolate le olive, tritatele grossolanamente e unitele al resto, quindi aggiustate di sale se necessario, poi lasciate raffreddare.
Riprendete l'impasto lievitato, sgonfiatelo con le mani e incorporateci il condimento.
Dividete l'impasto in panini, distribuiteli sulla teglia rivestita di carta forno, un po' distanziati, cospargete con semola e lasciate cuocere per circa 30 minuti in forno ventilato preriscaldato a 200°C, posizionando la teglia un po' in alto nel forno.
I pizzi leccesi sono pronti, non vi resta che gustarveli.
@marcello se vuoi si
Ma la pastA sì può conservare?