La semola: cos’ è
Dalla lavorazione del grano duro si origina uno sfarinato grande chiamato semola, diversa dalla farina tenera sia per la consistenza granulosa sia per il colorito giallastro. Così come per la farina, anche dalla semola si ottiene un prodotto di scarto chiamato “crusca”.
Il grano duro è un prodotto che si coltiva soprattutto nelle regioni del sud, ecco perché i prodotti creati con la semola sono più numero in molte città del meridione.
La semola: valori nutrizionali
La semola gialla, ovvero quella di grano duro è ricca di proteine e glutine, pertanto non è adatta all’ alimentazione di chi soffre di celiachia, d’ altro canto, proprio la grossa presenza di glutine, ne fa un prodotto estremamente lavorabile e che assorbe facilmente acqua, per questo è molto adatto agli impasti. Questa farina, contiene fibre, che favoriscono il transito dell’ intestino e donano facilmente di sazietà. Inoltre la semola contiene sali minerali, tra i quali ferro, potassio e fosforo, poi anche carotenoidi e vitamine, in particolare niacina e tiamina. Si tratta di un prodotto quindi ricco di antiossidanti che prevengono i tumori e ci aiutano a restare giovani
La semola in cucina
Le ricette con semola sono principalmente destinate alla produzione del pane, della pasta e dei dolci fatti in casa. Una ricetta tipica della tradizione pugliese ad esempio sono le orecchiette fatte in casa o la semola battuta. Una volta rilavorata la semola si ottiene il semolato o farina di grano duro usata per la creazione del pane di grano duro. La semola è ottima anche nell’ impanatura delle fritture e per conferire maggior croccantezza agli sfornati.
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