Le pettole salentine, o pittule (o anche pittole), sono forse una delle più antiche ricette del Salento, in Puglia. Si tratta di un piatto nato dalla tradizione povera: in effetti sono essenzialmente delle palline di pasta lievitata e fritta, che possono essere servite in vari modi, salate o anche dolci. In questo caso, io ho scelto di aggiungere all'impasto pomodori secchi e olive nere denocciolate, ma voi potete variare come preferite (ad esempio aggiungendo verdure, pancetta o cozze), o lasciare l'impasto più neutro e servirle poi irrorandole con del miele (in questo caso vi suggerisco di mettere solo un pizzico di sale nell'impasto), per dire :)
- Preparazione: 15 min
- Cottura: 20 min
- Totale: 35 min + 3 ore di lievitazione
Come fare le pettole salentine
Mettete farina, lievito e zucchero in una ciotola, aggiungete l'acqua e iniziate a mescolare con una forchetta, quindi unite anche il sale e amalgamate fino ad ottenere una pastella omogenea.
Coprite la ciotola e lasciate lievitate per circa 2-3 ore (dovrà raddoppiare di volume).
Riprendete la pastella e incorporate pomodori secchi a pezzetti, olive denocciolate e acciughe sminuzzate.
Fate scaldare l'olio in una casseruola e cuocete la pastella a cucchiaiate, girandole per farle dorare uniformemente, quindi scolatele su carta assorbente da cucina.
Le pettole salentine sono pronte, servitele subito.
Buone, ma le pettole non sono salentine. Sono di origine tarantine. Al massimo pugliesi (visto che si fanno in tutta la Puglia).
Belline sono, veloce sembra, anche questa tia ricetta e da provare… Gia ho acquolina 😂😜😋
Ciao misya.ma,sono come le nostre zeppole napoletane?