Frittelle di bianchetti
Le frittelle di bianchetti sono un antipasto semplice e sfizioso, ideale da realizzare per le cene a base di pesce. Nella cucina napoletana i bianchetti prendono il nome di cicenielli o cecenielli e vengono utilizzati in primi piatti, frittate, frittelle e anche come condimento per la pizza, ma la ricetta delle pizzelle di "cecenielli" è senza dubbio il modo più comune in cui vengono preparati. Ragazze qui la temperatura si è abbassata di botto di 10 gradi ed io ho avuto un duro shock, alzarsi da sotto al piumone sta diventando un'impresa per Elisa e conseguentemente anche per me che devo svegliarla per forza :( Io vi saluto e vado a prepararmi un bel te caldo, a più tardi :*
- Ingredienti per 4 persone
- Preparazione: 10 min
- Cottura: 10 min
- Totale: 20 min
Come fare le frittelle di bianchetti
In una ciotola battete le uova con l'acqua frizzante, poi unite la farina
Aggiungete sale, pepe e maggiorana e mescolate fino ad ottenere una pastella
lavate i bianchetti, asciugateli e aggiungeteli alla pastella.
Mescolate per far amalgamare bene il tutto
Versate l'impasto a cucchiaiate in una padellina con olio bollente e friggete
Friggete le frittelle da entrambe i lati fino a renderle dorate. Sollevate con una schiumarola e poggiate su un piatto foderato di carta assorbente
Poi servite le frittelle di bianchetti calde
Ciao Misya, ti seguo volentieri. Ti suggerisco un cucchiaio parmigiano in aggiunta alla pastella. Un abbraccio dalla liguria
Ps: le tue torte sono un successo sempre
@Suspiria Mi sembra un’ottima variante 😉
Ciao, io sono Tarantina, e il cosidetto ”bianchetto” qui viene chiamato la faloppa, noi lo prepariamo così: sempre base pastella, con farina uova e bicarbonato con in aggiunta: prezzemolo, aglio, pepe e paprika…
Cinzia, ciao! Assistendo a questo scambio di opinioni dall’esterno ho notato che il tuo tono non era offensivo (benché la percezione della persona interessata potesse essere questa), ma piuttosto estremamente sorpreso… A volte queste cose capitano ma non c’é niente di strano, succede quando c’é scambio di opinioni… Anche se ti sei sentita rincuorata dal mio commento, io resto comunque molto amareggiata contemplando la realtá italiana, é il paese piú bello del mondo e lo amo tanto, ma troppo maltrattato dai nostri “politici”… Ti auguro una buona giornata!
Grazie Danielina, quello che hai detto, mi rincuora molto, anche perché ero rimasta molto avvilita del tono con cui mi si era risposto dicendo che risultavo offensiva e chiudendomi la possibilità di un confronto. Ciao.
@ Cinzia: buonasera, cara! Probabilmente hai ragione, sará pure proibitissimo pescare i bianchetti, o forse é pure vero quello che ha pubblicato Misya citando il documento che regola tutta la questione… Ma posso dirti una cosa, l’unica della quale sono certa da 43 anni, quelli che ho: ma naturalmente che esistono due Italie, e forse anche di piú, purtroppo… Te lo dice una siciliana col cuore addolorato che vive all’estero… É molto triste, ma personalmente credo che sia proprio cosí… Un saluto, buona serata!
Non so chi mi ha risposto, ma mi dispiace che il mio commento sia stato accolto come un’offesa personale. Se mi si dice “E’ proibito, non si possono più pescare in tutta Italia i bianchetti” mi sorge spontaneo parlare di due Italie, perché qui da me non si trovano più, ma li da voi si? Volevo solo cercare di conoscere il motivo di queste differenze. Invece di farvi le stesse domade e di capire cosa c’è che non va avete detto che io offendo, l’ho buttata sul generale e voi sul personale…come se andaste a pescare i bianchetti direttamente voi…
Poi mi è sorto un pensiero che spiegherebbe molte cose: la ricetta è vecchia di quando si potevano pescare i bianchetti e voi l’avete proposta di nuovo sul blog, l’unica cosa che avrebbe senso in tutto questo….Saluti
Cinzia nemmeno io, anche perché con la tua affermazione delle “due Italie” risulti anche offensiva.
Non ho più parole, posso solo confermare quello che ho già detto: qui da me non si trovano più. Evidentemente ci sono due Italie. Comunque ti mando l’indirizzo di un articolo di Repubblica del 2011. Ciao e grazie per la risposta.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/05/28/bianchetti-addio-la-pesca-sara-vietata.html
@Cinzia: Secondo il D.M. del 28 agosto 1996, “Disciplina della pesca del novellame da consumo e del rossetto”, e nonostante alcune limitazioni, nei compartimenti marittimi in cui è esercitata per consuetudine è autorizzata la pesca professionale del novellame di sarda, alice e alaccia (cioè i bianchetti) e dei rossetti, per un periodo non superiore a 60 giorni, nell’arco temporale intercorrente dal 1° dicembre al 30 aprile di ciascun anno, purché trattasi di armatori autorizzati per tale tipo di pesca.