Pepe

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Cos’è:

Il pepe nero (Piper nigrum L.) appartiene alla famiglia delle Piperaceae ed è una pianta utilizzata già in epoca preistorica in India. Si presenta come una liana di legno con foglie ovali e può raggiungere i 4 metri di altezza. Ogni ramo è in grado di produrre fino a 30 germogli e le sue bacche vengono raccolte appena diventano rosse per poi essere essiccate. Una volta che i frutti si disidratano (al sole oppure mediante l’utilizzo di appositi essiccatori) anneriscono e da qui si ottiene la deliziosa spezia utilizzata in cucina per il suo sapore piccante e speziato, oltre che per le sue proprietà curative.

Come utilizzarlo in cucina:

A quanto pare, nel Medioevo, il pepe veniva usato per migliorare il gusto della carne che stava andando a male, oppure per quello della birra ed il vino si scarsa qualità. Ancora oggi il pepe trova molti utilizzi nelle cucine di tutto il mondo ed è considerato davvero il re delle spezie grazie al suo sapore né dolce e né amaro. Con i grani interi si arricchiscono brodi, salsicce e salumi, in questi ultimi è impiegato anche per la loro conservazione. Una volta macinati i chicchi, invece, viene consumato per insaporire moltissime pietanze di carne, pesce, risotti, pastasciutta, formaggi o per contrastare il sapore dolciastro di finocchi, piselli e carote. E’ così diffuso che lo troviamo nelle più famose miscele di spezie (ad esempio nel baharat, creola e curry) e nei nomi di diversi piatti come ad esempio fettuccine cacio e pepe, filetto al pepe e molti altri ancora. In alcuni paesi europei il suo uso è associato a quello degli agrumi ed infatti non è insolito trovare paste fatte in casa aromatizzate con arancia, limone, pepe, oppure liquori aranciati e speziati al pepe. Sembra strano ma anche alcuni dolci sono conditi con un pizzico di pepe, come nel caso del panpepato. Si tratta di un dolce natalizio fatto con un mix di frutta, ricco di proteine vegetali e sali minerali che lo rendono un alimento energetico e remineralizzante. Forse non tutti sanno che il pepe perde aroma e sapore per evaporazione ed esposizione alla luce ed è quindi opportuno conservarlo al buio e sotto vuoto per mantenere la sua fragranza più a lungo.

Varietà:

Dalla stessa pianta, attraverso procedimenti di lavorazione diversi, si ottiene il pepe nero, il pepe bianco ed il pepe verde.

Esistono però altre varianti ancora di pepe: rosa, grigio, lungo, garofanato, di Sichuan, ognuno con caratteristiche diverse che lo rendono più o meno indicato per determinate ricette.

Benefici:

Un po’ come tutte le spezie orientali il pepe è stato usato, nell’arco della storia, sia come condimento che nella preparazione di medicinali. Gli Egizi furono tra i primi ad impiegarlo nei procedimenti d’imbalsamazione e per curare diverse malattie. Gli antichi Greci lo usavano come antidoto per gli avvelenamenti ma anche nella cura delle influenze e contro i disturbi digestivi. Infine i Romani lo inserivano in numerose preparazioni medicinali, come la famosa Teriaca.

Grazie alla piperina, un alcaloide responsabile del gusto piccante di questa spezia, si stimola la secrezione dei succhi gastrici, facilitando quindi il processo digestivo ed agevolando l’assorbimento dei nutrienti che provengono dal cibo. Il pepe nero ha anche proprietà espettoranti, antisettiche ed è considerato un valido afrodisiaco. E’ un coadiuvante nelle diete dimagranti e migliora il metabolismo, è ricco di sodio, potassio, calcio, fosforo e 100 grammi di pepe nero contengono circa 250 calorie. Contiene diverse vitamine (A, B1, B2, B3, B5, B6, C, E, K e J), acido folico, beta-carotene, e secondo vari studi risulta essere un antidepressivo. Lo sapevate che il consumo di pepe aiuta anche a combattere il cancro al colon? Nei centri benessere è molto diffuso per i massaggi rilassanti e muscolari, mentre il bagno con essenza di pepe depura l’organismo e stimola la sudorazione. Somministrato con impacchi freddi diminuisce il dolore ed il gonfiore in caso di contusioni.

Piccola curiosità:

La parola “pepe” è entrata a far parte del linguaggio comune con dei significati ben precisi. Per indicare una persona molto vivace si tende infatti a dire “tutta pepe”, oppure con “né sale, né pepe” si parla di qualcuno di insignificante.

 

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