La diffusione della cucina fusion e la contaminazione gastronomica ha favorito la conoscenza anche nel nostro Paese delle uova di struzzo, un alimento tipico delle zone in cui questo enorme gallinaceo vive e viene allevato, Paesi africani e Australia su tutte. Di dimensioni notevoli, che ne rappresentano allo stesso tempo il punto di forza e quello di debolezza per gli usi in cucina, questo prodotto in realtà non si differenzia in termini nutritivi e di sapore dalle uova di gallina, e spesso viene infatti utilizzato come alternativa esotica in varie ricette.
Secondo alcuni esperti, l’uovo di struzzo è un alimento naturale al 100 per cento, perché i volatili che lo depongono sono alimentati soltanto con erba, fieno e cereali misti e non viene mai sottoposti a trattamenti con antibiotici. Dal punto di vista culinario, l’uovo di struzzo ha un gusto delicato e la capacità di rendere soffici e morbide le preparazioni in cui viene utilizzato, prestandosi pertanto alla creazione di ricette di vario tipo come torte, omelette o frittate, ma anche impasti salati e creme. Quello che bisogna valutare con attenzione in cucina sono i tempi di cottura: ad esempio, per preparare uova di struzzo sode servono fino a 140 minuti, a seconda della dimensione dell’alimento.
Le proprietà nutrizionali dell’uovo di struzzo non si differenziano in maniera notevole da quelle delle altre tipologie di alimento derivanti da volatili: pertanto, parliamo di un prodotto ricco di proteine a massimo valore biologico, colesterolo, lecitine, vitamine e sali minerali. In assoluto, però, sono carichi di acqua, che rappresenta all’incirca l’80 per cento del volume totale del contenuto, e possiedono un basso contenuto di colesterolo, una buona digeribilità e un alto valore proteico, rivelandosi adatte a un consumo moderato senza particolari controindicazioni.
Più problematici sono alcuni aspetti pratici, a cominciare da come aprire le uova di struzzo: data la loro mole, infatti, il guscio ha uno spessore di alcuni millimetri ed è resistente e difficile da rompere. Per salvaguardarlo, così da utilizzare i gusci per decoupage, altre idee originali o come elemento decorativo al piatto, si consiglia di usare un trapano con cui eseguire dei piccoli fori da allargare. Altrettanto complesso è reperire in commercio in Italia le uova di struzzo, che in genere possono essere trovare attraverso allevatori diretti che si specializzano in vendita di uova di struzzo e sono commercializzate a pezzo singolo, con costi piuttosto alti.
Questo alimento non presenta particolarità difficoltà per la conservazione e basta osservare le stesse attenzioni che si riservano alle comuni uova di gallina, e quindi rispettare una scadenza di 15 giorni in frigorifero. Date le grandi dimensioni, non sempre si riesce a consumare tutto il prodotto in un’unica occasione; per poter riutilizzare albume e tuorlo è possibile conservare il contenuto in un contenitore in plastica o vetro con coperchio ermetico, riporlo in frigorifero e utilizzarlo al massimo entro due giorni.
L’uovo di struzzo è il più grande tra tutti, con dimensioni che possono andare da 15 a 18 centimetri e un peso che può raggiungere anche il chilo e mezzo. Per fare una proporzione, si calcola che un uovo di struzzo media equivalga a circa 25 uova di gallina.
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