Gli spaghetti sono una tipologia di pasta ottenuta con farina di grano duro ed acqua. La loro forma è lunga e sottile, a bastoncino.
Questo formato di pasta è il più noto al mondo, associato alla cultura culinaria tipica italiana.
Gli spaghetti, includibili nella tipologia della cosiddetta pasta “lunga” hanno spessore diverso, annoveriamo: gli spaghettini (n.3), gli spaghetti (n.5), e gli spaghettoni (n.8).
Si narra che gli spaghetti siano stati importati da Marco Polo, tornato dalla Cina in Italia, anche se c’è chi sostiene che in Italia già esistessero. Gli spaghetti sono molto apprezzati ed utilizzati specie conditi da pomodoro fresco e basilico e/o sughi, spolverizzati da formaggio grattugiato.
Gli spaghetti, come qualsiasi altro tipo di pasta, sono ricchi si carboidrati, pertanto il contenuto calorico è piuttosto elevato, infatti per 100 g. di prodotto, apportiamo al nostro organismo circa 158 calorie. Apprezzabile è il contenuto di sali minerali, in particolare di potassio.
In cucina gli spaghetti sono utilizzati per tantissime ricette di primi piatti, soprattutto nel nostro Paese. Protagonisti della tavola sono soprattutto gli spaghetti al pomodoro fresco, ai frutti di mare, ma anche con verdure, ragù, cacio e pepe, aglio e olio etc.. Nella tradizione gastronomica cinese invece abbiamo gli spaghetti cucinati alla piastra e perfino fritti!
Pare che fino ad epoche non troppo lontane, nel meridione del nostro Paese, dove si faceva largo consumo di spaghetti, vigesse l’ usanza di mangiarli direttamente con le mani in quanto le forchette esistenti all’ epoca erano molto appuntite ed avessero solo tre rebbi, pertanto non molto funzionali per mangiare questo tipo di pasta lunga. Testimonianza di ciò è data anche dal film “miseria e nobiltà”, in cui Totò ( Antonio de Curtis) mangiava con le mani gli spaghetti e addirittura li “conservava” in tasca!
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