I paccheri sono un modello di pasta di semola di grano duro con una forma cilindrica di grandi dimensioni. Il nome dei paccheri deriva dal greco “pas e keir” che significa “a piene mani”; seppur di nome greco, i paccheri sono una pasta d’origine napoletana. E’ da questa tipologia che sono nate anche le altre buonissime versioni dei cannelloni, dei rigatoni e degli altri pezzi rigati.
Molti anni fa, i paccheri erano considerati la pasta dei poveri; pochi pezzi, infatti, riuscivano a riempire un piatto donando un forte senso di sazietà. Col passare del tempo, si palesarono anche sulle tavole di nobili e re. Anche oggi i paccheri non sono considerati una pasta comune. Non tutti i supermercati ne sono provvisti e talvolta bisogna andare in un panificio per trovarne di buoni fatti a mano.
In cucina i paccheri sono ottimi con il sugo del ragù o altre salse molto corpose, essendo una tipologia di pasta che assorbe i condimenti e si amalgama perfettamente con gli altri ingredienti per la sua porosità. Ricette con paccheri possono essere i timballi di pasta oppure i paccheri ricotta e spinaci, un altro classico alternativo alla pasta al pomodoro altrettanto gustoso ed elaborato.
Piccola curiosità: questa pasta è legata a stretto filo con Napoli, non solo perché è la città da cui hanno avuto origine e da dove si sono diffusi, ma anche perché il nome paccheri, che in napoletano significa “schiaffo” è stato scelto dal fatto che durante la bollitura in pentola, la pasta al suo interno provoca un suono simile a quello dello schiaffo appunto.
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