Un’altra versione di funghi molto presente nel ricettario italiano e non solo, sono i cosiddetti funghi secchi, ovvero, funghi di qualsiasi varietà sottoposti ad essiccazione.
Il processo d’essiccazione può essere eseguito anche nella nostra cucina seguendo poche e semplici regole. Dopo aver scelto quali esemplari conservare, bisogna procedere con il taglio dei singoli pezzi e la loro pulizia utilizzando possibilmente un panno umido. Questi vanno, poi, lasciati seccare vicino a stufe con un fuoco accesso per circa 36 ore. Terminato questo lasso di tempo, bisogna riporre i pezzi in panni di lino, lasciandoli riposare per alcuni giorni sempre accanto alle stufe. A conclusione di questa seconda cottura, i pezzi ormai secchi, vanno riposti in recipienti ben sigillati collocati in locali privi d’umidità e a temperatura costante. In mancanza di stufe, è possibile reperire i funghi secchi anche al supermercato dove sono disponibili in diverse varietà e confezioni. Sono tanti i piatti che si possono mettere in tavola con questi squisiti prodotti; tra le ricette con funghi secchi più sfiziose consigliamo lo spezzatino di tacchino e funghi e il sartù di riso.
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