I funghi champignon: cosa sono ed origine del nome
I funghi champignon, gli Agaricus bisporus, sono tra le specie di funghi più usati in cucina. Si chiamano così perchè i primi a commercializzare questo fungo sono stati i francesi e già nell’Ottocento lo si coltivava nei giardini parigini.
Questi funghi sono caratterizzati da un gambo corto e tozzo, un cappello largo 12 centimetri circa, lamelle color rosa candito tendente al marrone scuro ed un anello fioccoso bianco. La loro carne, di colore bianco rossiccio, ha un odore piacevole, somigliante al muschio o all’erba mentre il sapore è particolarmente dolce. La raccolta si effettua ai margini dei boschi, nei campi concimati oppure nei prati. La stragrande maggioranza, infatti, cresce tutto l’anno in cattività.
I funghi champignon: valori nutrizionali
questa tipologia di funghi ha il notevole pregio di riuscire a ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, inoltre aiutano nella prevenzione dei tumori, in particolari quelli alla prostata e alla mammella. Aiutano anche a rinforzare tutto l’ organismo, grazie alla stimolazione del sistema immunitario che esercitano. Pare che questi funghi aiutino anche in caso di costipazione e aiutano la digestione. Questi aiutano anche in caso di infezioni intestinali e disturbi alla pancia. I funghi champignon aiutano anche la salute dei reni in caso di insufficienza, aiutano anche in caso di problemi di gotta perché riduce l’iperuricemia.
I funghi champignon in cucina
In cucina, gli champignon sono solitamente tagliati a pezzetti e messi nelle zuppe o nelle salsine. Tra le ricette con funghi champignon più comuni, vi sono l’agnello agli champignon e le capesante ai funghi. Si tratat comunque di un alimento estremamente versatile, utilizzato per condire la pasta, i risotto o semplicemente possono essere serviti come contorno per accompagnare piatti a base di carne, di verdure o con le uova.
Piccola curiosità: per pulire gli champignon bisogna staccare come prima cosa il gambo del fungo dalla cappella praticando un movimento rotatorio e con un coltello, va eliminata la pelle esterna della testa. Per evitare che lo champignon annerisca, immergetelo in acqua e lasciatelo sgocciolare. Dopodiché, pulite il gambo tagliando le radici alla base del fungo per liberarvi del terreno ancora impigliato ai singoli filamenti. Una volta pulito per bene cominciate a tagliare sia la cappella sia il gambo nel modo che ritenete più opportuno per la ricetta che vi apprestate a mettere in tavola.
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