Cos’è:
Il curry è un mix di spezie d’origine indiana. Tostate in padella e poi pestate finemente al mortaio, queste spezie danno vita ad un impasto che in India chiamano masala.
La mistura varia a seconda del numero delle singole spezie utilizzate per comporlo ed in tempi antichi quella più pregiata era riservata ai ricchi signori. L’esportazione in Europa fu ad opera degli ufficiali inglesi che, una volta in congedo, acquistavano delle polveri pre-miscelate di spezie da portare in patria per dare un tocco esotico alle loro pietanze. Prima di questo avvenimento, in India, il curry non era affatto considerato una miscela predeterminata.
Normalmente in Europa questo condimento si trova facilmente nei reparti dedicati alle spezie, veduto in bustine o bottigline.
Come utilizzare il curry in cucina:
A seconda delle composizioni il curry assume un gusto più o meno piccante. Nel mix di spezie più classico troviamo cannella, chiodi di garofano, coriandolo, fieno greco, noce moscata, pepe nero, peperoncino, zenzero, oltre al cumino e la curcuma che predominano per il colore.
Con la parola curry gli indiani indicano il condimento di carne o verdura per piatti di riso o pane, ma in cucina il curry è molto diffuso e le ricette che lo contengono solo davvero tante, famosissimo tra tutte quella del pollo al curry. Esistono addirittura torte che prevedono l’uso di questa spezia, e poi dolci con banane e curry, frittelle caramellate al curry ed altro ancora. E’ il caso di dire: in cucina non si può porre limite alla fantasia!
Varietà:
Le miscele di curry usate in oriente sono molto articolare e contengono più di 15 spezie ciascuna. In Italia la più conosciuta è quella gialla ma ne esistono molte altre, ciascuna caratterizzata per il suo colore e per gli ingredienti.
Il curry giallo (Curry Madras mild) è composto da aglio, coriandolo, curcuma, peperoncino, fieno greco, semi di senape, sale, finocchio, cumino, pepe nero, noce moscata o Macis. Ideale per tutti i piatti salati, ha un gusto aromatico e piccante molto bilanciato.
Il curry verde è composto da foglie della pianta del curry, coriandolo, pepe, curcuma, zenzero, cardamomo, fieno greco e peperoncino verde. Ideale per tutte le verdure, ha un gusto molto fresco.
Il curry rosso (Curry di Ceylo) è composto da coriandolo, semi di finocchio, semi di cumino, peperoncino, fieno greco, pepe nero, curcuma, cannella e con l’aggiunta poi di foglie di curry e di rampe. Principalmente ideale per i piatti a base di carne ma spesso è aggiunto anche nello yogurt o nel latte, il suo gusto è decisamente piccante.
Il curry di Java ha un colore giallo/arancione intenso ed è composto da curcuma, coriandolo, fieno greco, pepe, peperoncino, alloro, limone e zenzero. Ideale per pesce, crostacei e carni bianche grazie al suo gusto agrumato.
Benefici:
Il curry si rivela molto utile per la fase della digestione e per la regolazione metabolismo. E’ considerato un antinfiammatorio naturale, ma è anche un ottimo antiossidante. Ma non solo, lo sapevate che il curry riduce i reumatismi e l’artrite? Un’altra proprietà molto importante di questa miscela è sicuramente quella legata alla regolarizzazione dei ritmi cardiaci e della circolazione sanguigna, utile quindi contro i problemi cardiovascolari. Dopo molti studi si è scoperto che le sostanze contenute nel curry normalizzano la glicemia, aiutando chi soffre di diabete. Possibili benefici sono stati notati anche contro le varie malattie del sangue, le leucemie ed i tumori. Proprio in quest’ultimo caso pare che la miscela di curry aiuterebbe a stimolare l’azione dei farmaci contro le cellule tumorali resistenti alle varie terapie.
Piccola curiosità:
Come si sa la bizzarria dei giapponesi non ha mai fine. Qualche anno fa il glorioso popolo nipponico ha avuto l’incredibile idea di inventare un bagno al curry. La trovata è spiegata per le proprietà organolettiche della spezia che, secondo alcuni medici del paese del sol nascente, migliorerebbero l’aspetto della pelle e la circolazione sanguigna. Altre ricerche hanno evidenziato inoltre che chi si alimenta abitualmente con questa sostanza ha uno slancio intellettivo maggiore di chi non lo mangia quasi mai.