Cos’è:
Il cardamomo è una spezia, un vegetale della famiglia delle Zingiberaceae che cresce liberamente nelle foreste tropicali dell’India e dello Sri Lanka. Già conosciuto ai tempi dei Greci e Romani, il cardamomo era utilizzato per la preparazione di profumi.
Composto da grandi foglie a forma di lancia con fiorellini gialli e bianchi, sull’estremità degli steli ha delle capsule verdi al cui interno si trovano piccoli semi scuri, quelli utilizzati per carpire l’aroma della pianta.
Solitamente le capsule maturano da agosto a febbraio; una volta raccolte si procede artificialmente alla loro essiccazione per poi avviarne l’esportazione a livello internazionale.
Sul mercato il cardamomo è la terza spezia più costosa al mondo, seguendo lo zafferano e la vaniglia, proprio per questo spesso viene sostituito con il cardamomo nero dal sapore però abbastanza diverso.
Come utilizzare il cardamomo in cucina:
In cucina il cardamomo è una spezia molto ricercata per il suo aroma deciso e piccante. Quello verde ha un gusto intenso e molto aromatico mentre quello nero è più astringente, un pò amaro e con un leggero sapore di menta. Con un piccolo baccello si insaporisce facilmente un intero piatto.
In ogni paese il cardamomo trova un utilizzo diverso. Principalmente è usato come aroma nella preparazione del caffè turco, caffè arabo e del tè iraniano. Proprio in queste tre cucine mediorientali, il cardamomo è utilizzato anche per la miscelazione di spezie o per la preparazione di dolci. In Pakistan e in India invece lo troviamo tra i principali ingredienti nella preparazione di piatti di carne o di riso, anche se più famoso è il Kulfi al cardamomo, un gelato a base di latte molto speziato. Nella cucina etiope ed eritrea il cardamomo è utilizzato nella preparazione di un pane celebrativo, l’Himbasha. In Cina è un aromatizzante di carne arrostita, mentre nel Vietnam è utilizzato per il brodo di minestra. Oltre che nella cucina asiatica, il cardamomo trova utilizzo principale anche nei paesi europei nelle ricette a base di carne, ma anche in quelle di tisane speziate. Per la sua conservazione basterà tenerlo in un recipiente ben chiuso, lontano dall’umidità.
Non tutti sanno che aggiungendo 3-4 semi di cardamomo durante la cottura di cavolfiori, cavoli o broccoli, si previene il gonfiore intestinale mantenendo il gusto del preparato senza alcuna alterazione.
Benefici:
Nel cardamomo troviamo un elevato quantitativo di calcio, zinco, ferro, magnese, potassio, magnesio, rame e fosforo. Ricco anche di vitamina A, B1, B2, B3, B6 e C, il suo olio essenziale contiene ulteriori sostanze importanti per tutto l’organismo. In Iran e India il cardamomo verde è utilizzato molto per la cura delle infezioni alle gengive e dei denti, nella prevenzione e nella cura delle malattie della gola, tubercolosi polmonari, disordini digestivi ed infiammazioni delle palpebre. L’uso del suo infuso è molto benefico in caso di raffreddore o tosse. Anche il cardamomo nero viene sfruttato in medicina. In quella tradizionale cinese, tibetana, indiana ed iraniana infatti è impiegato per curare mal di stomaco, stitichezza, dissenteria etanti altri disturbi digestivi.
Piccola curiosità:
Un tempo si pensava che questa spezia avesse proprietà afrodisiache; tale beneficio fu decantato anche nella splendida raccolta delle “mille e una notte”, una celebre raccolta di novelle orientali.