La Bresaola è un salume IGP (Indicazione Geografica Protetta) tipico della Valtellina, realizzato con carne di manzo stagionata e salata. Alcuni riconducono l’origine del nome bresaola a “brasa” che negli antichi dialetti del nord indicava l’asciugamento delle carni fatto in salette riscaldate da bracieri. Fino al 1800 la bresaola era un salume prodotto a livello locale. Successivamente fu esportato oltre i confini nazionali, nella vicina Svizzera in primis.
La bresaola: valori nutrizionali
La carne della bresaola è molto tenera e di un rosso intenso. Ha un profumo delicato, senza acidità. Affettata dal salumiere, dovrebbe essere mangiata entro un paio di giorni; è bene conservala in frigo all’ interno di contenitori ben chiusi per preservarne la freschezza. Si tratta di un salume molto nutriente, contiene pochi grassi ma è ricco di proteine, sali minerali ed anche alcune vitamine. Da sottolineare però che il suo gusto molto sapido è dato da un elevato contenuto in sodio, pertanto essa è da sconsigliarsi nell’ alimentazione di coloro che soffrono di ipertensione, cellulite o che comunque tengono alla linea, anche se poi si tratta di un salume povero di grassi e calorie. Per preparare la bresaola vengono aggiunti anche nitrito di sodio e/o potassio, al fine di migliorarne la conservabilità, fortunatamente non tutta la bresaola contiene nitriti, considerati cancerogeni ad elevate quantità. Pertanto, se preferite non assumerne, controllate che nell’ etichetta non vi siano le sigle: E249-E250 ed E251-E252, che indicano appunto la presenza di questi elementi,
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La bresaola in cucina:
In cucina la bresaola è considerato un salume molto leggero. Inserito tra gli ingredienti di piatti ipocalorici. Molto spesso è usato per insaporire le insalate, diventando così, un piatto completo ma è anche l’ingrediente preferito per panini al posto del ben noto prosciutto. Tra le tipiche ricette con bresaola spiccano i filetti di salmone affumicato e succo di limone. La bresaola generalmente è protagonista dei piatti estivi, da consumarsi freddi, magari per farcire i toast, le pizze, le bruschette gli antipasti ed arricchire i primi piatti.
La bresaola può essere tranquillamente mangiata tal quale, senza alcuna aggiunta, ma in tanti sono quelli che preferiscono condirla con olio extravergine di oliva, pepe nero, miele, salvia, erba cipollina, rosmarino e aceto balsamico tradizionale. In alternativa, possiamo condirla con olio e scaglie di parmigiano. Sopratutto nel Nord-Italia e nella stagione invernale, la bresaola viene utilizzata per accompagnare piatti a base di cereali o polenta, ma possiamo anche associarla alle patate, al topinambur, ai legumi, alle uova, ai formaggi freschi, a pasta molle o stagionati , magari in aggiunta a semi oleosi, frutta secca, verdure crude o cotte e perfino ai frutti come gli agrumi. Infine, è possibile presentare la bresaola anche sotto forma di sfizioso involtino, magari farcito con formaggio spalmabile o purea di patate.
la bresaola: conservazione
In commercio possiamo acquistare la bresaola intera, a blocchi affettata in vaschetta salva freschezza o direttamente dal salumiere. La conservazione deve essere accurata, visto anche il costo elevato, essa, soprattutto dopo essere stata affettata dura pochi giorni. La bresaola si conserva a basse temperature, poca luce e scarsa esposizione all’aria. Se invece avete acquistato un pezzo intero dovrete procedere con la copertura con un canovaccio pulito sulla parte tagliata e non con la pellicola., come erroneamente spesso viene fatto.
Piccola curiosità: la bresaola ha un alto valore nutritivo. Contiene, infatti, ferro, proteine, sali minerali e vitamine. Per tutti questi benefici, il salume è il preferito dagli sportivi.
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