La cucina napoletana e nel caso specifico i dolci napoletani hanno origini lontane e la tradizione culinaria campana è fortemente influenzata da un misto di culture, possiamo ritrovare ad esempio del periodo greco-romano l’ utilizzo del grano, alimento simbolo della fertilità presso i pagani e legato al culto di Cerere, che ritroviamo ad esempio nella pastiera, il dolce tipico di Pasqua in Campania. Anche il bizzarro nome “struffoli” dato all’ omonimo dolce delle feste natalizie deriverebbe dal greco στρόγγυλος, stróngylos, che vuol dire “di forma tondeggiante”.
I dolci napoletani più caratteristici sono preparati principalmente in occasione delle festività, come le zeppole di S. Giuseppe ad esempio, preparate in occasione della festa del papà, oppure il casatiello dolce a Pasqua, i mustaccioli, i roccocò ed i raffioli nel periodo natalizio, oppure le speciali sfogliatelle napoletane, riccie o frolle, le prime caratterizzate da croccanti e sottili strati di sfoglia dorati e le seconde da una liscia frolla, ripiena di canditi, cannella e ricotta.
La costiera Amalfitana e sorrentina poi offre rigogliosi cedri e limoni con i quali vengono preparati poi dolci speciali come le delizie al limone ed anche il limoncello, un liquore tipico campano che solitamente si utilizza per accompagnare il dolce, e perché no, per preparare la bagna del babà, altro dolce-simbolo di Napoli. In questa raccolta trovate i dolci tipici napoletani che ho provato finora, alcune ricette sono quelle tradizionali, altre sono le varianti della mia famiglia, tutte fotografate passo passo.