Whisky: cos’ è
Il whisky è una bevanda alcolica che si ottiene per distillazione di cereali fermentati (generalmente orzo trasformato in malto). Vene poi lasciato invecchiare in botti di legno di rovere. Il whisky più pregiato è quello scozzese, realizzato con solo orzo, di puro malto, che si distingue dal blended whisky, mescolato con acquavite di cereali.
Whisky: origine del termine
La parola whisky deriva dal termine gaelico scozzese “uisge” che significa “acqua di vita, a sua volta derivante dal latino “aqua vitae” ovvero “acqua della vita”.
Whisky, Whiskey e Bourbon
Con il termine whisky si indicano i distillati in Scozia e in Canada, con il termine whiskey invece si indicano quelli distillati in Irlanda e negli Stati Uniti. Inoltre con Scotch whisky si intendono i soli whisky prodotti in Scozia, il Bourbon invece identifica il whiskey prodotto negli Stati Uniti.
Whisky: produzione
Il whisky si produce con acqua sorgiva, cereali ( segale, grano, mais e orzo a maltato e non), torba ( per essiccare il malto), e lievito. Il distillato, per essere pronto passa attraverso varie fasi, quali: macerazione, fermentazione, distillazione, maturazione ( nelle botti di rovere di minimo 80 anni di età, da un minimo di due anni ad un massimo di 20), miscelazione e imbottigliamento.
Nascita, storia e commercializzazione del whisky
Scozia ed Irlanda si contendono il titolo per la prima distillazione (presumibilmente risalente al XV secolo ) di questa bevanda, di cui però non abbiamo una data certa.
La commercializzazione del whisky invece, viene fatta risalire al 1494, grazie a John Cor e ai monaci delle Highlands.
Intorno all’ anno 1707 il distillato assunse il ruolo simbolico della libertà, con particolare riferimento alla storia americana di emancipazione rispetto agli inglesi, dopo una storia di contrabbando che durò 150 anni!
Attualmente il whisky è il distillato più prodotto al mondo, basti pensare che perfino in Giappone ci sono distillerie che lo secondo i crismi scozzesi e che a Bangalore, dove vi è un clima tropicale, si produce un marchio di whisky dove l’ invecchiamento si ottiene in tempi più rapidi ed è caratterizzato da un angel share (indice che misura il grado di invecchiamento) molto elevato, ovvero intorno al 12%, rispetto all’ 8 % di media. I due maggiori gruppi che producono il distillato sono la Pernod Ricard, e il gruppo Diageo.
Il Whisky in cucina
Visto il suo sapore molto intenso, l’ abbinamento in cucina non è semplicissimo, anche se vi sono delle delle ricette ad hoc, che ne prevedono l’ impiego, come le pennette al Whisky ad esempio, oppure lo possiamo utilizzare per gli arrosti, o per preparare delle marinate.
Il Whisky viene anche spesso abbinato a taglieri di speck dell’ Alto Adige o a degustazioni di salmone norvegese o di provola affumicata, pietanze anch’ esse speziate.
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