Il torrone è un dolce particolare, legato alla tradizione gastronomica natalizia. Si crea da un impasto di uova, zucchero, mandorle, miele, noci, nocciole, arachidi e albumi. Quasi sempre lo si taglia a forma rettangolare ed è ricoperto, in entrambe le superfici, da due strati d’ostia.
Le varietà più consumate sono il tradizionale torrone duro e quello morbido. La diversa consistenza è data dal livello di cottura del composto. In quello duro, infatti, l’impasto viene cotto per almeno 12 ore. In quello morbido, invece, si cuoce solo per 2 ore, lasciando all’interno maggiore umidità. Tra quelli più consumati, spicca il classico torrone alle mandorle o alla nocciola. Da un secolo è divenuta tradizione aquilana, produrre un’altra variante di torrone a base di cioccolata. L’industria dolciaria nel corso degli anni, ha dato vita a numerose specialità. Sono stati creati, infatti, torroni a pasta reale, quelli con la glassa di zucchero oppure alla pasta di mandorle.
La storia di questo dolce è molto antica. Ciò che sappiamo per certo, è che è considerato il prodotto tipico di molte città d’Italia. Si dice abbia avuto origine a Benevento in epoca sannita e prima ancora nelle città arabe. Era molto apprezzato già dai Romani, come testimoniano alcuni scritti di Tito Livio.
In cucina, il torrone compare a ridosso delle festività natalizie. E’ tra i dolci del cenone ed è amato soprattutto per il suo gusto mandorlato e sinuoso. Ricette con torrone molto buone sono la torta al torrone e la charlotte, il semifreddo al torrone.
Piccola curiosità: il nome del dolce deriva dal latino “torreo” che significa “abbrustolire”, chiamato così per la tostatura delle nocciole e delle mandorle.
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