La parola “tonno” è un po’ generica e si riferisce ad un genere di pesce a cui appartengono tantissime specie. Si tratta di un pesce predatore che si trova nella maggior parte dei mari e degli oceani; fanno parte della famiglia Scombridae e al Genere Thunnus, tra le quali specie, quelle più importanti sono l’alalunga, l’albacares, orientali e thynnus. Quest’ultimo, chiamato il “tonno rosso” è quello più pregiato, è anche quello più pregiato e per questo anche più a rischio.
Il tonno in scatola o sott’olio o al naturale viene preparato di solito usando il muscolo ed i frammenti di pesce, utilizzando perlopiù l’albacares detto più comunemente “pinna gialla”: dopo essere pescato viene pulito poi cotto in acqua, sgocciolato ed infine messo in scatola con l’aggiunta di olio o salamoia. Il tonno in scatola ha dei tempi di conservazione lunghi ed è comodo da utilizzare e sempre pronto all’uso; per quanto sia di prezzo vantaggioso è sempre consigliabile consultare le etichette per assicurarsi della qualità del prodotto.
100 grammi di tonno sgocciolato forniscono un apporto di 192 calorie circa, suddivise tra proteine e lipidi: questi ultimi sono quelli che rendono il tonno in scatola una fonte economica di acidi grassi omega 3. Queste sostanze sono utili all’organismo per prevenire le malattie cardiovascolari, poiché tengono sotto controllo i trigliceridi e quindi la pressione sanguigna. Sono utili inoltre per la memoria e per l’umore in genere. Il tonno è inoltre una buona fonte di sali minerali come fosforo, potassio, ferro calcio e fosforo, oltre che retinolo, cioè vitamina A.
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