Lo strutto: cos’ è
Lo strutto non è altro che grasso alimentare che si ottiene dalla fusione mediante vapore di tessuti adiposi del suino.
Lo strutto: impiego e storia
Lo strutto è un ingrediente alimentare che rende gli impasti friabili, dona loro un sapore più denso e fragrante e ne aumenta il volume rallentando l’evaporazione dell’umidità contenuta al loro interno. L’adipe viene raccolto e lavorato per creare una pasta compatta bianca traslucida. La consistenza sembra simile a quella del lardo che invece si produce con grasso del dorso e del guanciale del maiale. Oltre allo strutto esiste anche un altro ingrediente da cucina creato con grasso, questo è la sugna, una sostanza composta da tessuto adiposo surrenale, poco fibroso e con poca consistenza. L’idea di sfruttare il grasso animale come ingrediente da cucina, fu pensata dagli spagnoli durante la dominazione in Sicilia. Il nome dello strutto, all’ epoca, era “saim” trasformato poi in “saimi” parola utilizzata ancora oggi in dialetto palermitano. In quegli anni, fu proprio la città di Palermo a produrre strutto in grandi quantità e ad avviare le prime esportazioni fuori dall’ isola del prodotto.
Lo strutto: valori nutrizionali
Lo strutto da un punto di vista nutrizionale chiaramente, essendo un condimento, è costituito quasi esclusivamente da lipidi. Lo strutto preparato con più grasso sottocutaneo e meno grasso surrenale, qualitativamente è superiore. Bisogna altresì sottolineare che la qualità del prodotto dipende molto anche dall’ alimentazione dell’ animale, dai maiali sovralimentati ad esempio, si produce uno strutto particolarmente grasso, ma dal maiale nero dei Nebrodi, alimentato con ghiande, tuberi etc.., avremo uno strutto ricco di acidi grassi polinsaturi essenziali del tipo omega 6. Essendo un alimento molto grasso quindi e ricco di colesterolo, dovrebbe essere utilizzato sporadicamente e preferibilmente non per friggere. Gli individui che sono in sovrappeso, chi soffre di colesterolo alto, di problemi cardio- circolatori e di pressione alta, dovrebbe sicuramente evitare di utilizzarlo, preferendo altri tipi di condimento, sicuramente più salutari.
Lo strutto in cucina
In cucina, lo strutto è utilizzato per la creazione di tantissimi piatti tradizionali e anche molti dolci. Tra le ricette con strutto più celebri ci sono il tortano e il casatiello, due timballi salati propri della tradizione gastronomica partenopea. Lo strutto spesso viene utilizzato anche per la conservazione degli alimenti, spesso infatti il salame o le salsicce, vengono conservate sotto strutto. Questo condimento molto spesso è utilizzato anche per preparare la piadina romagnola e/o il pasticciotto leccese, anche se da qualche anno a questa parte, c’ è una tendenza a preferire grassi meno dannosi per la salute.
Piccola curiosità: lo strutto non si digerisce con facilità e ha un’alta percentuale di acidi grassi saturi.
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