Lo spumante è una pregiata bibita a base di vino che si consuma in occasioni importanti in alternativa allo champagne. Una delle caratteristiche più distintive dello spumante è la schiuma che si forma nella coppa al momento della mescita. Questa spuma è dovuta all’anidride carbonica prodotta dalla fermentazione dell’uva nel composto dell’alcol e da una bottiglia in grado di mantenere una sovrappressione di 6 atmosfere a 20 gradi centigradi.
Lo spumante comparve sulle nostre tavole per la prima volta nel 1865, grazie all’intuizione dei fratelli Gancia che eliminarono gli sciroppi francesi, utilizzati da sempre nella produzione di champagne, in favore del moscato, dando così vita ad una bevanda dal sapore migliore e dai costi decisamente inferiori.
Sono due le metodologie seguite per la creazione dello spumante: il metodo charmat e il metodo champenoise. Con la prima, unita all’utilizzo di vitigni con fragranza sfumata, si dà vita al famoso Prosecco.
In cucina, lo spumante oltre a suggellare, con le sue bollicine, importanti eventi da festeggiare, serve anche come ingrediente per piatti e bevande dalla preparazione particolare. Un paio di ricette con spumante molto sfiziose sono, ad esempio, le tagliatelle funghi porcini e noci e il buonissimo cocktail mimosa.
Piccola curiosità: dello spumante si hanno tracce già in epoca romana; chiaramente non si tratta della classica bibita color oro con spuma e bollicine, bensì, di vino effervescente che i latini producevano con il mosto prima che questo fosse trasformato in vino.
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