Lo sciroppo d’ agave: cos’ è
Lo sciroppo d’Agave è un dolcificante naturale che si ricava dall’amido della radice di una pianta grassa messicana l’Agave blu (Tequiliana Weber). Questa linfa lavorata viene utilizzata in sostituzione dello zucchero tradizionale, per ragioni di salute, quali il diabete o l’ obesità, in quanto lo sciroppo d’agave contiene il 90% di fruttosio ed un basso indice glicemico.
Lo sciroppo d’ agave: proprietà
Lo sciroppo d’agave è ricco di calcio, pertanto aiuta a contrastare e prevenire l’ osteoporosi ed inulina, un carboidrato utile ad abbassare il colesterolo. Questo sciroppo ha notevoli proprità benefiche, è ad esempio un anti-tumorale, essendo ricco di antiossidanti.
Lo sciroppo d’ agove aiuterebbe coloro che sono a dieta in quanto favorisce il senso di sazietà, oltretutto lo si può utilizzare per dolcificare, in quanto è meno calorico rispetto allo zucchero tradizionale che normalmente viene utilizzato per dolcificare.
Questo sciroppo aiuta a rinforzare il sistema immunitario, contenendo un discreto numero di vitamine. Esso contiene anche molte fibre, utile quindi a favorire il transito intestinali ed aiuta quindi chi ha problemi di stipsi.
Sciroppo d’ agave: utilizzi
Come accennato è possibile utilizzare lo sciroppo d’ agave per dolcificare, il suo sapore è piuttosto neutro, pertanto non altera il sapore delle pietanze, a differenza di altri dolcificanti naturali.
Possiamo utilizzarlo per insaporire bevande calde o fredde, per preparare dolci, glasse o per farcire i pancakes. L’ unica accortezza che dovremo avere consiste nell’ utilizzarne in quantità inferiore rispetto allo zucchero in quanto ha un elevato potere dolcificante e potrebbe pertanto risultare stucchevole, nonché calorico, se si eccede, considerate che lo sciroppo d’ agave apporta 60 calorie ogni 100 grammi di prodotto. Ricordate quindi che 75 g di sciroppo d’ agave corrispondono a 100 g di zucchero.
Sciroppo d’agave: controindicazioni
Alcuni studiosi sono scettici sull’ impiego di questo succo in quanto a livello industriale, dopo l’ estrazione della linfa, questa viene sottoposta a trattamenti chimici e ad elevate temperature che cambiano gli zuccheri e molti minerali e vitamine vengono persi, ma se estratto a basse temperature non ci dovrebbero essere problemi.