La salsa Worcester è un prodotto inglese, lievemente amarognolo e piccante il cui nome deriva dall’omonima città di Worcester nella contea dello Worcestershire, nella quale è imbottigliata.
Questa salsa è di colore scuro utilizzata come condimento nei piatti di carne, nelle minestre ed è l’ingrediente principe di molti cocktail; uno su tutti il Bloody Mary.
La Worcester nasce nei primi decenni del XIX secolo grazie ad un ex governatore britannico vissuto in Bengala. Questi rimase così colpito da una salsa indiana, a suo dire molto deliziosa, che al suo ritorno in patria, ne chiese la riproduzione a due farmacisti di sua fiducia. Il risultato fu una brodaglia di pessimo sapore. Appena un paio d’anni più tardi, ne ripresero in mano alcune bottiglie custodite per caso in cantina, ne assaggiarono il contenuto e si accorsero che la conservazione aveva trasformato del tutto il sapore dando vita ad una salsa davvero buona. Da quel momento in poi cominciarono la produzione seguendo esattamente lo stesso procedimento di anni prima, ovviamente rispettando lo stesso lasso di tempo per l’invecchiamento.
In cucina, la salsa Worcester è si adopera per creare sughi di carne, minestre o insalate. Tra le ricette con salsa Worcester più gustose citiamo il cocktail di gamberi e l’insalata Caesar.
Piccola curiosità: oggi la Worcester è tale se fatta con tre anni di conservazione in botti di legno con cipolle inglesi, aglio francese, erbe aromatiche e acciughe sotto sale. Terminato l’imbottigliamento, vengono aggiunti al composto ulteriori ingredienti quali i chiodi di garofano, l’aceto di malto, il peperoncino rosso della Cina, la melassa di canna da zucchero dei Caraibi e il tamarindo di Calcutta.
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