La robiola: cos’ è
La robiola è un latticino prodotto nel nostro paese con latte caprino, vaccino o ovino. Esso è un formaggio fresco a pasta molle, sprovvisto di crosta.
La robiola: caratteristiche
E’ lavorato in tantissimi caseifici italiani, per questo motivo ogni regione ne presenta una sua varietà con specifiche caratteristiche. Il sapore di questo formaggio è lievemente amarognolo e la sua consistenza morbida permette di mangiarlo sia solido che spalmato sul pane.
Per le sue qualità, la Robiola di Roccaverano ha ottenuto già a fine anni settanta il prestigioso marchio DOP.
Tra le caratteristiche ricorrenti in ogni esemplare di robiola, vi è sempre la stessa percentuale di latte di capra che deve attestarsi sul 50%; l’altra metà può essere costituita da latte proveniente da altri animali.
La robiola: valori nutrizionali
Una porzione da 100 g robiola apporta circa 335 kcal, quindi non possiamo parlare di un formaggio magro, come in genere si tende a definirlo.
La robiola è una fonte ricca di proteine, queste sono altamente digeribili e ad alto valore biologico, contenendo molti aminoacidi essenziali. I grassi della robiola sono principalmente saturi, pertanto andrebbe consumata con moderazione, soprattutto se si soffre di malattie cardiovascolari, visto anche l’ elevato contenuto di colesterolo.
La robiola in cucina
In cucina, la robiola, così come tutti i formaggi morbidi, viene utilizzata in moltissime pietanze. E’ prima di tutto spalmata su pane e crostini come secondo o antipasto, oppure cosparsa su paste al forno e timballi. Può essere anche tagliata a pezzetti come ingrediente per insalate. Ricette con robiola molto gustose possono essere le girelle di prosciutto e rucola e gli sfiziosissimi cornetti salati.
Piccola curiosità: la robiola va tenuta in frigo come tutti i formaggi freschi. Deve essere posta in contenitori ben chiusi e deve essere mangiata entro un paio di giorni dal suo acquisto.
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