Il Prosecco è un vino bianco DOC (Denominazione di Origine Controllata) originario del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, salito alla ribalta dagli anni Novanta quando come Prosecco IGT (Indicazione Geografica Tipica) , ha poi ottenuto la nuova denominazione nel 2009. Il successo di questo vino è tale da aver superato addirittura lo Champagne nelle vendite nel 2014, mentre nel 2019 le Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene sono state inserite fra i Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO.
In epoca romana si parlava di “vino pucino”, che si pensava avesse addirittura capacità curative. A partire dal Cinquecento a Trieste si cercò di dare maggiore visibilità alla ribolla, affermando che fosse discendente proprio del pucino; in questo modo si diede maggiore risalto a questo vitigno triestino, in modo da differenziarlo da quello goriziano e dell’Istria e dargli una caratterizzazione geografica, identificata con il castellum nobile vino Pucinum con il Castello di Prosecco nei pressi di Prosecco, proprio nei pressi di Trieste.
L’uva successivamente si diffuse in tutto il Nord-Est italiano, ed in parte della penisola balcanica, più specificamente in Dalmazia. Nel corso dei secoli il centro principale si è spostato dal luogo di origine fino all’attuale zone nell’attuale provincia di Treviso, precisamente fra le colline di Conegliano, Col San Martino, Asolo e Valdobbiadene.
Esistono tre tipologie di Prosecco: il Prosecco propriamente detto (chiamato anche tranquillo), con titolo alcolometrico di 10,50% vol.; il Prosecco spumante, con un titolo di minimo 11,00% vol.; il Prosecco frizzante, con un minimo di 9% vol..
Il vitigno di base utilizzato per il Prosecco è il glera che devono comporre almeno l’85% del totale; il restante 15% può essere costituito dal verdiso, bianchetta trevigiana, perera, glera lunga, Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio. Per la versione rosè è utilizzato anche il Pinot nero.
Come già accennato in precedenza, l’80% della produzione avviene in alcune province del Veneto (sono escluse infatti Rovigo e Verona), il restante 20% viene prodotto in Friuli-Venezia Giulia. I DOCG (Di Origine Controllata e Garantita) sono due, il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene e del Colli Asolani-Prosecco. Nel corso degli ultimi anni si sono affermati anche altri prosecco, tra cui il Cartizze, prodotto nell’area omonima. Inoltre secondo la disciplinare la produzione di “spumante” e “frizzante” è possibile anche in altre aree differente da quella di produzione delle uve, come il Piemonte.
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