Cosa sono:
I piselli nascono dalla pianta annuale Pisum sativum, legata al gruppo botanico delle Fabaceae. Originaria dell’Asia e diffusa già in antichità nel Mediterraneo, in Italia è oggi coltivata soprattutto in Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia e Veneto. La maggior produzione è prevista per i piselli freschi coltivati in orto ma vi sono una grande quantità, sul mercato, di esemplari raccolti in campi aperti e riservati all’industria dei surgelati.
Come utilizzarli in cucina:
I piselli hanno la caratteristica peculiare di essere estremamente versatili. Possono essere consumati crudi (senza eccedere) per arricchire delle insalate, bolliti o cotti in padella per degli ottimi contorni, oppure rendendoli i protagonisti di squisite vellutate, primi piatti di pasta o riso, oppure deliziose salse cremose e ragù. Accompagnano perfettamente sia la carne che il pesce ed infatti sono più che note le ricette di piselli e prosciutto, piselli e pancetta, piselli e salsiccia, oppure quelle di piselli con calamari o con le seppie. Si possono trovare in molte torte rustiche, sformati, bignè salati ma anche negli arancini al ragù e nelle preparazioni internazionali come il riso alla cantonese e nella paella.
Al momento dell’acquisto vanno scelti preferendo quelli dai baccelli duri ed integri ma non troppo grandi. In questo modo eviteremo di mangiare dei legumi eccessivamente duri e dal sapore meno dolce. Potranno poi essere conservati in frigorifero per circa 3-4 giorni.
Varietà:
In natura è possibile trovare diverse varietà con ottime caratteristiche organolettiche. Principalmente i piselli sono suddivisi in mangiatutto, dove vien mangiato sia il baccello che il seme (esattamente come si fa con i fagiolini), e quelli da sgranare, consumati appunto con l’eliminazione del baccello.
In commercio questi legumi si trovano freschi, secchi, surgelati e cotti.
Piselli freschi: possono essere conservati in frigorifero per qualche giorno e dovranno essere privati del baccello solo al momento dell’utilizzo per evitare che a contatto con l’aria s’induriscano. Necessitano di cottura.
Piselli secchi: vanno conservati in luogo fresco ed asciutto e dovranno essere sottoposti all’ammollo prima di poterli cuocere.
Piselli surgelati: inevitabilmente riposti nel congelatore, vanno considerati come se fossero freschi e quindi anche questi andranno cotti. Se di buona qualità ci permetteranno di gustare il legume come se fosse fresco ma per tutta la durata dell’anno.
Piselli cotti: vanno tenuti in luogo fresco ed asciutto ed una volta aperta e non consumata tutta la confezione andranno riposti in frigorifero per un massimo di 2-3 giorni. Sono venduti in scatole di latta o di vetro.
Benefici:
Dal punto di vista nutrizionale è sempre preferibile consumare un prodotto fresco. Questo legume è composto al 79% da acqua e ci aiuta a mantenere a lungo il senso di sazietà, perfetto dunque per una dieta dimagrante. Le sue calorie sono 80 per 100 grammi di prodotto, i minerali presenti sono il calcio, fosforo, sodio, selenio, rame, magnese, magnesio, zinco e contengono anche vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6, C, E, K e J. Hanno un’alta concentrazione di saccarosio ma è possibile trovare anche fruttosio, destrosio e maltosio. Sono una buona fonte di fibre insolubili e per questo sono facilmente digeribili oltre ad essere indispensabili per l’abbassamento del colesterolo. Anche il sistema nervoso ne trae benefici, è infatti grazie ai folati che l’organismo riesce a prevenire il cattivo umore e la depressione. Secondo invece uno studio condotto in Città del Messico è venuto fuori che il coumestrolo, una sostanza contenuta anche nei piselli, è in grado di prevenire il tumore allo stomaco.
Piccola curiosità:
I piselli erano cucinati già ai tempi dell’antica Grecia e dell’antica Roma. Nel Medioevo erano utilizzati come salario per contadini o come elemosina per i poveri. Nel XVIII secolo, in Francia, si diffusero in tutta la corte in quanto cibo preferito del Re Sole.
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