Il grana: cos’ è
Il Grana Padano è il formaggio italiano tra i più conosciuti al mondo. Ha origine nella pianura padana ed è fregiato del prestigioso marchio DOP.
Il grana padano: come si produce
Il grana padano è realizzato con latte bovino proveniente da allevamenti di animali categoricamente cresciuti e munti nelle valli del settentrione. Gli animali vengono alimentati con mangimi selezionati dal Consorzio di tutela che può garantire sulla qualità di fieno ed erbe presenti nelle stalle. Il processo di lavorazione è, dunque, seguito passo dopo passo con un’attenzione ai dettagli e alla qualità delle materie prime che fa sì che ogni singola forma di grana possa avere impresso sulla scorza l’illustre brand Grana Padano.
Il grana: valori nutrizionali
Il grana padano è un formaggio tra i più digeribili in assoluto, essendo privo di lattosio, è infatti consumabile anche dagli intolleranti. Questo formaggio apporta tante proteine ad alto valore biologico, sali minerali, tra cui spiccano calcio e fosforo, riboflavina (vit. B2) e retinolo equivalenti (pro-vit. A). L’ apporto dei grassi, a dispetto di quello che si potrebbe immaginare, non è eccessivo perchè questo formaggio si produce con il
latte vaccino parzialmente scremato, di contro però, abbonda il contenuto di calorie e di colesterolo, quindi chi ha problemi di peso, circolatori e/o di cuore, dovrebbe evitarlo. Anche il contenuto di sodio e di glutammato di sodio lo rendono un alimento sconsigliabile, soprattutto a chi soffre di ipertensione.
Il grana in cucina
In cucina, il grana è utilizzato come formaggio per antipasti, come stuzzichino ma soprattutto come granella per insaporire primi piatti con pasta o nei timballi. Il suo sapore è inconfondibile e dona alle pietanze una marcia in più. Tra le ricette con grana più note, hanno un posto di rilievo la pasta al sugo, la classica, oppure le insalate con radicchio e scaglie di grana, un piatto estivo e particolarmente saporito.
Piccola curiosità: un pezzo completo di grana padano per ritenersi tale con tanto di marchio deve avere determinate caratteristiche: deve rimanere 25 giorni circa in salamoia, deve essere stagionato in depositi con umidità e temperatura controllata per circa un anno o due con relativa manutenzione e deve avere un peso variabile che va dai 24 ai 40 kili.
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