Il gianduia è un noto cioccolato che nasce in Piemonte verso l’inizio del XIX secolo. La leggenda narra che dei pasticceri torinesi avessero sostituito le più economiche nocciole al costosissimo cacao. L’idea nacque dall’impossibilità di reperire i singoli ingredienti per i dolci di corte. Napoleone aveva ordinato il blocco economico dei prodotti britannici e delle sue colonie per almeno una decina d’anni, rendendo molto difficile agli chef della corta sabauda l’avere ottimi condimenti con cui soddisfare i vizi dei regnanti. Il maestro di cioccolateria Michele Prochet, assieme a Caffarel, migliorò a metà ottocento l’impasto con le nocciole sminuzzandole finemente tanto da farle sciogliere dentro il composto. Il gianduiotto nacque da questo colpo di genio, e venne presentato a corte con la tipica forma triangolare che tutti noi conosciamo ancora oggi.
In cucina, la cioccolata gianduia e il gianduiotto sono delle prelibatezze che arricchiscono ogni dessert. La cioccolata è talmentente saporita da essere il marchio di un’intera regione d’Italia, il Piemonte. Dalle ricette con il gianduia nascono la ben nota nutella e tantissimi ripieni di dolci al cioccolato.
Piccola curiosità: per creare a casa dei meravigliosi gianduiotti basta avere 650 grammi di cioccolato amaro, 250 grammi di nocciole tostate e spellate e 80 grammi di zucchero.
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