Un sottogruppo del gambero sono i gamberetti che si differenziano dai primi per le dimensioni alquanto ridotte e le chele appena appena schiacciate sui lati. Il colore dei gamberetti varia su trasparenze grigio-marroni. Sulla parte anteriore posseggono sei appendici che usano per nutrirsi. Sul lato posteriore, invece, hanno cinque paia di appendici che servono per muoversi. Anche questi possono essere sia di mare che di fiume; la specie più diffusa nelle acque europee è la Palaemon serratus che possiede tutte le caratteristiche morfologiche appena citate, mentre gli esemplari d’oceano hanno dimensioni più grandi, possono, infatti, arrivare anche a 60 centimetri di lunghezza.
In cucina, i gamberetti sono cucinati sia nei primi piatti, sia negli antipasti o come contorno di secondi. Sono molto saporiti nelle fritture, soprattutto grazie al guscio molto più tenero rispetto ai parenti gamberi. Oppure possono essere serviti freddi con salsine e prezzemolo, creando in tal modo un antipasto gustoso e altamente sofisticato. Tra le ricette con gamberetti più note spicca la pasta zucchine e gamberetti, una vera delizia.
Piccola curiosità: i gamberetti sono costituiti soprattutto da acqua e proteine. Hanno il doppio del colesterolo rispetto al gambero e molto sodio, un valore sette volte superiore a quello presente nei parenti più grandi.
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