Il formaggio philadelphia: cos’ è
Il philadelphia è un noto formaggio spalmabile cremoso, molto consumato nel nostro paese e non solo. Ha il sapore dolce quasi come la ricotta ma ha una consistenza diversa dovuta alle differenti tecniche di produzione.
Il formaggio philadelphia: storia e tipologia
Questo formaggio della Kraft Foods è il primo formaggio spalmabile americano ed è stato prodotto a New York nel 1872 da William Lawrence. Nel 1880, poi venne chiamato “Philadelphia”,all’ epoca infatti si riteneva che i generi alimentari di ottima qualità fossero di quella città. Il philadelphia si ottiene dalla coagulazione del latte vaccino con una maggiore ritenzione del siero; anche per questo motivo conta meno calorie rispetto agli altri formaggi cremosi. Nella versione light si riduce il contenuto di grassi a 17 grammi ogni 100 di prodotto. Come gli altri latticini, anche qui si registra un ottimo contenuto di calcio e, cosa positiva, un ridotto dosaggio di colesterolo. Nel 1988 al gusto bianco classico, furono affiancate nella produzione anche le versioni al salmone, alle erbe ed alle olive, poi nel corso degli anni si sono sviluppate le varie versione light, snack e la collaborazione con milka, pr un godurioso formaggio spalmabile al cioccolato.
Il formaggio philadelphia: come si produce
Questo noto formaggio cremoso spalmabile viene prodotto meccanicamente mescolando il latte vaccino con la panna, poi il composto viene pastorizzato e lasciato raffreddare. A questo punto vengono aggiunti i fermenti lattici per acidificare, strutturare il formaggio da un punto di vista organolettico e gustativo e per ottenere la coagulazione proteica. Poi viene riscaldato e centrifugato il tutto, vi si aggiungono gli altri ingredienti ed il sale, infine il prodotto viene confezionato.
Il formaggio philadelphia: valori nutrizionali
Il formaggio Philadelphia è piuttosto leggero, spesso infatti viene previsto anche nell’ alimentazione di coloro che sono a dieta, soprattutto nella versione light, meno grassa e più proteica. Questo formaggio contiene anche carboidrati e fibra alimentare. Questo formaggio spalmabile, contenendo una piccola quota di lattosio, è da sconsigliarsi nell’ alimentazione di colloro che sono fortemente intolleranti al lattosio. Per quanto riguarda il contenuto di sali minerali, sono da segnalarsi la presenza di calcio, fosforo e sodio. Per quanto riguarda l’apporto di vitamine invece, spicca soprattutto la presenza di riboflavina.
Il formaggio philadelphia in cucina
In cucina, il philadelphia oltre ad essere buono mangiato da solo, magari accompagnato da crostini di pane o tagliato a pezzi nelle insalate, diventa un ottimo ingrediente anche per dolci e torte salate. Il fatto che sia meno calorico rispetto ad altri alimenti caseari, ed in particolare, alla ricotta, la rende particolarmente gradito nella preparazione di dessert molto elaborati. In questo senso, ricette con philadelphia molto deliziose sono la ben nota cheesecake in tutte le sue varianti oppure il rotolo di pan di spagna salato.
Piccola curiosità: il successo in Italia del philadelphia, prodotto dall’azienda americana Kraft, lo si deve anche a storici spot pubblicitari che sono entrati nella cultura pop degli anni ’80 e ’90.
Leggi tutte le ricette con formaggio philadelphia