La farina di castagne è un ingrediente molto utilizzato per parecchie preparazioni; fa parte della tradizione popolare ed è stata usata da sempre come un sostituto della classica farina di grano o cereali. Proprio come la farina di ceci oppure quella di mandorle si ottiene macinando finemente le castagne ovviamente, dopo averle sottoposte ad un attento processo di essiccatura: si tratta di un processo parecchio lungo e che può arrivare addirittura a 40 giorni, così da eliminare l’acqua nel frutto. Il colore rispetto agli altri tipi di farina può avere differenti colori come l’avorio oppure il nocciola ed ha un sapore forte e dolciastro. In alcuni casi, soprattutto quelli in cui la farina non è industriale, le castagne vengono tostate per essiccarle, motivo per cui hanno un leggero aroma di affumicatura.
Questo ingrediente è pieno di amidi e viene infatti utilizzato perché ha una consistenza compatta ed asciutta. Per utilizzarlo al meglio è importante prima della cottura, utilizzare una buona dose d’acqua.
La farina di castagne è molto differente da altre farine, soprattutto quelle di grano, poiché possiede un alto livello di carboidrati (fino all’80% rispetto ai circa 60% delle farine di grano) ed una bassa quantità di grassi (4% circa), motivo per cui molto spesso viene preferita per regimi dietetici ipocalorici. È povera di proteine che si assestano attorno al 6% (sicuramente molto meno delle farine di legumi che si aggirano tra il 22% circa) e soprattutto non presenta glutine: per questo motivo è anche ottima per persone con problemi di celiachia. Il minerale più presente è il potassio.
Anche questa farina contiene un bel po’ di amidi, ma allo stesso tempo è ricca di fibre, fattore che aiuta un assorbimento degli zuccheri più lento da parte dell’organismo, e che favorisce quindi il senso di sazietà.
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