Farina di canapa: cos’ è
La farina di canapa, chiamata anche panello, si ottiene dai semi di canapa (Cannabis sativa L.) macinati, dopo il processo di premitura per ricavarne l’ olio. In passato, questa farina ottenuta, mescolata agli scarti del processo di decorticazione era data in pasto al bestiame. Oggi invece è apprezzatissima e destinata all’ alimentazione umana, grazie alle sue pregiate proprietà nutrizionali. Dalla stessa pianta si ottiene anche il latte vegetale di canapa e tofu di canapa. La canapa è una pianta appartenente ad un gruppo botanico della famiglia Cannabaceae, Genere Cannabis. La Cannabis sativa, commestibile comprende diverse varietà (erratica, doetes, lupulus, macrosperma, gigantea, excelsa, compressa, sinensis). La Cannabis indica) invece è illegale nel nostro Paese ed è nota come stupefacente.
Farina di canapa: valori nutrizionali e benefici per la salute
La farina di semi di canapa, essendo ricca di acidi grassi essenziali, di fibre, di vitamine e di amminoacidi, fa molto bene alla salute. In particolare è apprezzata da coloro che soffrono di celiachia, in quanto è priva di glutine. Rispetto alle farine raffinate oltretutto apporta circa il 21% di calorie in meno, inoltre il 49,5% delle sue calorie proviene dalle proteine, contro l’89% delle calorie derivante dai carboidrati complessi delle farine raffinate. La sua componente altamente proteica è quindi particolarmente indicata per gli sportivi ed i vegani. La farina di canapa è anche altamente digeribile, al pari di legumi e frutta secca, inoltre il suo consumo regolare, aiuta a prevenire problemi cardio-vascolari e patologie metaboliche.
Chi soffre di stitichezza può trovare un valido aiuto nella farina di canapa, la quale e ricca di fibre che aiutano il transito intestinale. Essendo ricca di sali minerali (potassio, magnesio, ferro e zinco), possiamo considerarla un rinvigorente, soprattutto nel periodo estivo, quando con l’ aumento della sudorazione abbiamo una perdita di sali minerali.
La farina di canapa aiuta a rinforzare la risposta del nostro sistema immunitario, aiuta poi al corretto funzionamento del sistema ormonale e del sistema nervoso.
È ottima in aggiunta alle altre tipologie di farina, si consiglia dal 5% al 10%.
Per quanto riguarda le vitamine, da notare è la presenza di tocoferolo (vit. E), antiossidante ed antitumorale.
Farina di canapa: produzione e diffusione
Come accennato prima la farina di canapa si ottiene macinando e setacciando gli scarti della premitura dei semi di canapa utilizzate per l’ estrazione dell’ olio, i quali vengono uniti alla crusca, ragion per cui è quasi sempre proveniente da agricoltura biologica, il suo costo è quindi anche piuttosto elevato. Il suo impiego è ampiamente diffuso tra celiaci, vegani, ma anche crudisti e Kosher, che per vincoli religiosi possono consumare soltanto determinati alimenti.
Farina di canapa: utilizzi
La farina di canapa ha un retrogusto di nocciola, ragion per cui è particolarmente adatta per la panificazione, ma anche per la preparazione di dolci, quali torte, muffin e biscotti. In molte culture, soprattutto in quella indiana, viene utilizzata come i nostri cereali e quindi come primo piatto, piatto unico o per arricchire insalate miste. Inoltre viene utilizzata per preparare latte, seitan e tofu. Con la farina di canapa possiamo anche preparare gli gnocchi, la pasta fatta in casa e le pizze, ma nulla vieta di utilizzarla anche per impanare gli alimenti prima della cottura.
Avendo un sapore piuttosto forte, in genere la si utilizza mescolata con altre farine, in parti comprese tra il 10 ed il 25%.
Farina di canapa: curiosità
La canapa sativa è utilizzata per la produzione di tessuti, di olio o di mangimi, ed è stata sperimentata per un eventuale impiego nel settore dei biocombustibili, oltretutto, possiamo considerarla come un integratore alimentare a tutti gli effetti.
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