Il coriandolo: cos’ è
Il coriandolo, Coriandrum sativum, è una pianta appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, originaria del Mediterraneo, che si utilizza in cucina come erba aromatica,
Il coriandolo: come si presenta
Il coriandolo ha una radice molto piccola e poco ramificata, con un fusto che misura dai 30 ai 50 centimetri. I fiori sono biancastri o rosa e i frutti aromatici hanno una forma sferica di colore giallo paglierino. Sono questi ultimi ad essere utilizzati in cucina come spezia per il sapore dolce e pungente, che ricorda quasi il limone.
Il nome coriandolo deriva dal greco “corys” che significa “cimice”. Il suo utilizzo risale a quasi 5000 mila anni fa, trasformato in medicinale dagli Egizi, dagli Ebrei, Greci e Romani come farmaco per eliminare mal di testa e guarire la febbre.
Il coriandolo: proprietà
Il coriandolo ha un effetto benefico sull’ organismo alleviandone il senso di fatica e spossatezza. In più, risulta essere un buon tonico per il sistema nervoso e quello immunitario, fungendo, in particolare, da antibatterico e fungicida. Il consumo di coriandolo ha un effetto antispasmodico e aiuta a combattere le coliche addominali, i problemi di digestione ed il gonfiore addominale. Consumare il coriandolo rappresenta un buon tonico per l’attività cerebrale e per il sistema nervoso.
Il coriandolo in cucina
In cucina, il coriandolo è tra gli ingredienti più usati nelle tradizioni gastronomiche internazionali. Noi lo utilizziamo, per lo più, per aromatizzare insaccati o liquori, in alcuni paesi d’Europa, invece, è inserito come spezia nelle marinate, verdure sottaceti o altri piatti di mare. In Asia, sostituisce il prezzemolo per addolcire le insalate. Tra le più note ricette con coriandolo spicca il pollo tikka, tipico della cucina indiana. Ma si ritrova tra gli ingredienti anche del garam masala, il mix di spezie apprezzato tra India e Pakistan. Il coriandolo molto spesso viene utilizzato anche per decorare i piatti al fine di presentarli in maniera più graziosa.
Piccola curiosità: Nel XV secolo in occasione del carnevale venivano lanciati semi di coriandolo dipinti, da qui resta il nome coriandolo, per gli odierni pezzetti di carta colorata che si lanciano in occasione di questa festività.
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