Il cognac è un liquore distillato dal vino ad alta gradazione alcolica. E’ imbottigliato in botti di rovere e mesciuto da vini non di altissima qualità; nella maggior parte dei casi, questi provengono da vitigni bianchi situati nell’ovest della Francia, nell’omonima regione del Cognac.
Generalmente la produzione avviene utilizzando il torchio tradizionale. La bevanda ottenuta è poi distillata per due volte prima di arrivare alla flemma, composto liquido con 30 gradi d’alcol. Con una seconda lavorazione si arriva fino ai 70 gradi. Si passa, poi, a un invecchiamento di circa due anni, durante i quali il livello di alcol presente nel liquore si attenua e si acquista la tipica colorazione ambrata grazie all’aggiunta di caramello.
L’origine di questo liquore risale al 1600 circa. In quel secolo, viticoltori olandesi decisero di distillare alcune qualità di vini per esportarli sulle coste atlantiche.
Nelle cantine di grandi intenditori si possono trovare diverse qualità di Cognac. Le più importanti sono: Grande Champagne, Borderies, Bois Ordinaires, Fins Bois e Petite Champagne. Queste differiscono l’una dall’altra per gli ingredienti utilizzati e la tipologia di acquaviti presenti nelle singole regioni di produzione. Ogni bottiglia, infatti, è legata a una diversa località di Francia.
Piccola curiosità: il cognac è utilizzato anche in cucina come ingrediente per piatti particolari. Tra le ricette con cognac più apprezzate c’è l’aragosta alla catalana; un secondo chic su cui è spruzzata qualche goccia del nostro per esaltarne ulteriormente i sapori ricercati. In ogni caso, il cognac resta sempre un liquore pregiato. I migliori sommelier ne consigliano l’assaggio con una coppa a tulipano, quella ristretta in alto per convogliare meglio la fragranza e il gusto.
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