Le cicale di mare: cosa sono
Le cicale di mare (Scyllarus arctus), chiamate anche a seconda delle zone, panocchia, pannocchia, spernocchia, sparnocchia, canocia, cannocchiella, càmbara de fangu, solegianu de mari, astrea, cegala de mari, etc.. sono crostacei crostaceo decapodi (con 10 zampe), appartenenti alla famiglia dei Scyllaridae.
Le cicale di mare: come si presentano
Possono raggiungere dai 10 ai 15 centimetri di lunghezza e presentano un corpo piatto, con antenne viola e frastagliate, il carapace è scuro e presenta scaglie e spine dal colore giallognolo.
Le cicale di mare: diffusione e pesca
La cicala di mare nonostante sia piuttosto rara, si trova nel Mar Mediterraneo, nel Mare di Marmara, sulle coste del Marocco, nelle Azzorre, Isole Canarie e in misura minore in prossimità delle rive portoghesi.
Spesso viene confusa con la magnosa (Scyllarides latus), anche se quest’ ultima è più grossa e le antenne non sono frastagliate ma lisce. La cicala di mare vive di giorno in gallerie scavate nei fondali e di notte esce per procacciarsi il cibo o riprodursi.
Vengono pescate con le reti a strascico ed utilizzate per prelibati piatti a base di pesce, tipici della cucina mediterranea.
La cicala di mare in cucina
La cicala di mare in cucina generalmente viene preparata per insaporire pasta e risotto, con deliziosi sughetti in banco o al pomodoro, utilizzate da sole oppure insieme ad altri crostacei e/o frutti di mare. Ma possiamo anche prepararle alla brace, al forno, alla griglia ecc..
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