Cosa sono:
I ceci, Cicer arietinum, sono i legumi provenienti della pianta del cece, appartenente alla famiglia delle Fabaceae. L’origine del nome scientifico si riferisce alla somiglianza dei semi con il profilo della testa di un’ ariete.
E’ possibile che la specie selvatica del cece sia nata tra le campagne turche, mentre testimonianze archeologiche della sua coltivazione risalgono già all’età del bronzo in Iraq. Ben presto i ceci si diffusero nell’Antica Grecia, nell’Impero Romano ed Antico Egitto.
Il vegetale è composto da un fusto alto tra i 20 ed i 50 centimetri circa. Le sue foglie hanno forma dentellata con fiori bianchi, rosei e rossi. I semi, ovvero i ceci, sono contenuti in baccelli sorretti da una radice che raggiunge una profondità di circa 2 metri; è proprio questo che da l’opportunità alla pianta di sopravvivere anche con poca acqua.
Come utilizzarli in cucina:
In cucina i ceci necessitano di una preparazione alquanto lunga. Si lasciano in acqua fredda dalle 8 alle 24 ore prima di essere cotti come ingrediente per la pasta. In commercio si trovano in scatola già lessati, decisamente più veloci da preparare.
I ceci vengono utilizzati in diversi modi. Antipasti, contorni, vellutate, in primi piatti asciutti e persino freddi, sono sempre ottimi. Si abbinano inoltre molto bene a molluschi e crostacei di mare, pesce e zuppa di cozze, oltre che con cereali, verdure e legumi misti, una tipica zuppa italiana quindi. Sicuramente la ricetta più tradizionale con i ceci è quella con la pasta, alla romana, con qualche piccola variante di regione in regione. Si tratta di un primo piatto di origine contadina, molto nutriente e sostanzioso in quanto ricco di carboidrati e di proteine vegetali.
Nel mondo i ceci sono molto noti nella ricetta di falafel, polpettine arabe preparate anche in occidente.
Con la macinazione di ceci essiccati ed eliminati dalla crusca si ottiene la farina, tipica del mondo arabo ma non solo; in Italia infatti, questa è utilizzata in diverse preparazione. La troviamo nelle tipiche panelle della cucina palermitana, nella cecìna pisana, nella torta livornese, ma soprattutto in Liguria nella farinata e nella panissa.
Benefici:
I ceci hanno molte calorie e carboidrati, ma sono anche ricchi di fosforo, potassio e acido linoleico. Altrettanto presenti sono i sali minerali, tra cui soprattutto calcio, fosforo, magnesio e potassio, ed un buon quantitativo di vitamine B (B1, B2, B3, B5, B6), C, E, K, fondamentale quest’ultima per rinforzare le ossa.
Le tante fibre contenute nei ceci fanno si che questi regolarizzino l’intestino, mentre il contenuto di grassi omega 3 sono ottimi per il controllo della pressione arteriosa ed aumentano i valori del colesterolo buono, abbassando invece quello cattivo. Non è tutto: i ceci vantano anche proprietà antiacide, molto utili per lo stomaco. Sicuramente non tutti sanno che questi legumi contengono un minerale utile nella prevenzione delle carie.
I ceci non contengono glutine e sono quindi indicati per chi soffre di celiachia.
Piccola curiosità:
Cece deriva, come abbiamo detto, dal nome latino “Cicer”. E’ noto che il cognome del famoso Cicerone discendesse da quello di un suo antenato che pare avesse una caratteristica verruca sul naso proprio a forma di cece.