I cardi: cosa sono
I cardi (Cynara cardunculus altilis) è un ortaggio tipico della stagione invernale, appartenente alla famiglia dei carciofi, per questo vengono infatti chiamati anche carciofi selvatici. Il loro sapore è a metà strada tra il carciofo ed il sedano.
I cardi: come si presentano
Il cardo è una pianta perenne che a differenza del carciofo ha le coste molto sviluppate. Il cardo non è particolarmente diffuso perchè è molto duro e di sapore amaro, proprio per questo, durante la coltivazione spesso viene interrato completamente, affinchè si intenerisca. Dei cardi si consumano i gambi molto lunghi.
I cardi: varietà
Esistono diverse varietà del cardo, il cardo selvatico ad esempio, è quello più diffuso nel sud e nel centro Italia e viene anche chiamato cardo mariano o della Madonna, abbiamo poi il cardo Gobbo di Monferrato, a forma di uncino, che può essere consumato anche crudo, a differenza delle altre varietà. Il cardo bolognese è privo di spine, anche il cardo di Chieri è molto apprezzato, perchè poco spinoso, infine ricordiamo il cardo di Triste che si distingue per i suoi boccioli rossi.
I cardi: proprietà
I cardi sono una pianta che fa molto bene alla salute, perchè ricchi di antiossidanti che, favoriscono il ricambio cellulare ed aiutano a prevenire i tumori, rallentando anche l’ invecchiamento. Oltretutto hanno azione drenante, purificante e disintossicante per il nostro corpo, perfetti quindi, dopo grandi abbuffate, o in caso di ritenzione idrica. Essi sono costituiti in larga misura da acqua e contengono vitamine e sali minerali. Pare che i cardi abbiano anche proprietà galattogene, ovvero stimolano la produzione di latte materno, ideali quindi nell’ alimentazione delle donne che hanno avuto un bambino.
I cardi in cucina
I cardi in genere si preparano gratinati al forno o fritti, previa cottura, di almeno 2 ore nel latte o in acqua, se invece si utilizza il gardo gobbo di Monferrato, non ve ne è necessità. Esistono alcune ricette regionali, preparate proprio con il cardo, in Piemonte ad esempio vengono accompagnati con la famosa Bagna cauda. In Sardegna poi si produce il liquore di cardo selvatico ed il cardo sottolio. Anche la fase di pulitura del cardo , prima della cottura, richiede un lavoro accurato, bisogna infatti eliminare le coste esterne più dure e filamentose. Scelte le coste migliori poi, si spuntano e si tagliano a pezzetti, poi vanno immerse in acqua e limone per evitare che anneriscano. Anche in fase di cottura, è opportuno aggiungere il limone o la farina ( se si sceglie di sbollentarli nel latte).
Piccola curiosità: Il cardo è il simbolo della Scozia, da questi definito come “cardo protettore” in quanto uno dei vichinghi che intendeva attaccarli, pestandone uno e pungendosi, urlò al punto da mettere in allerta gli scozzesi, i quali vinsero.
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