Il caffè solubile o istantaneo è un composto secco realizzato con un’infusione privata della parte acquosa dei chicchi di caffè, rigenerata a suo volta con altra acqua bollente. Questa variante può essere creata anche mediante un processo di liofilizzazione, maggiormente costoso ma che mantiene intatte le proprietà organolettiche e d’aroma del prodotto.
Il caffè solubile nasce per la prima volta nel 1800, ideato dal ricercatore Satori Kato. Ma fu un ingegnere inglese a portarlo al successo, tale George Constant Louis Washington che diede vita a New York al G. Washington Coffee Refining Company. Da quel momento, il caffè solubile si diffuse rapidamente in tutti i paesi anglosassoni e questo grazie alla facile preparazione e alla conservabilità del solubile rispetto al caffè normale.
In cucina, il caffè solubile è consumato generalmente come bevanda a colazione, soprattutto nei paesi anglosassoni. In Italia, infatti, questa variante non è molto richiesta. Noi preferiamo il caffè classico preparato con la moka o l’espresso del bar. In ogni caso, il caffè solubile può diventare una risorsa per la creazione di svariati dessert. Citiamo una tra le ricette con caffè solubile per realizzare una gustosa mousse al caffè. Per ottenere questa morbida crema servono pochi ingredienti: infuso di caffè appunto, uova, zucchero, latte e vanillina e in pochi minuti la mousse per torte e biscotti è bella che pronta.
Piccola curiosità: Il caffè solubile si è diffuso nel mondo grazie allo storico marchio dolciario svizzero Nestlé. L’azienda nel 1938, infatti, cominciò a produrlo per esportazioni internazionali lanciando il brand, ancora oggi molto noto, Nescafé.
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