È un piatto versatile, amato da grandi e piccini, che si presta a infinite variazioni ed è particolarmente amato d'estate, perché conquista con la sua freschezza e varietà di ingredienti: l'insalata di riso può però un'ottima soluzione per un pranzo veloce o una cena leggera in qualsiasi periodo dell'anno, a patto di seguire alcune regole per prepararla in modo perfetto. E la prima sfida che ci attende è scegliere il riso giusto per l'insalata di riso, su cui oggi accendiamo i riflettori.
Sarà banale e tautologico dirlo, ma il riso è l'ingrediente che non può mancare quando vogliamo preparare questa ricetta; eppure, non tutti i tipi di riso sono adatti a questo piatto, perché alcuni tendono a diventare troppo appiccicosi, altri a sbriciolarsi. Inoltre, il riso deve essere cotto alla perfezione: né troppo duro, né troppo morbido. Infine, dobbiamo bilanciare i sapori degli ingredienti che aggiungiamo al riso, per creare un piatto armonioso e gustoso.
Insomma: scegliere il riso per l'insalata di riso è solo all'apparenza qualcosa di semplice e scontato, perché in realtà sono tante le variabili da considerare e le opzioni che abbiamo a disposizione.
In linea generale, per preparare un'insalata di riso perfetta abbiamo bisogno di un riso che mantenga la sua forma e consistenza anche dopo la cottura, che possa resistere anche dopo esser stato mescolato con altri ingredienti e che, elemento non trascurabile, possa potenzialmente essere conservato in frigorifero (per un consumo più fresco o, come capita di frequente, perché avanzato) senza rovinarsi.
In particolare, sarebbe opportuno scegliere un riso che non diventi appiccicoso in cottura, i cui chicchi quindi restino separati senza incollarsi troppo a causa dell'amido rilasciato.
E poi, non meno importante sarebbe optare per una tipologia di riso di sapore intenso, che possa arricchire la nostra ricetta, senza però creare contrasti fastidiosi con gli altri ingredienti.
Sulla scia di queste valutazioni, possiamo individuare alcune tipologie di riso che sono consigliate per le ricette di insalate, mentre altre andrebbero escluse.
Nel primo gruppo troviamo ad esempio il riso integrale, il riso rosso e il riso nero (riso Venere), che rimangono separati in cottura e hanno un sapore più intenso rispetto ai tipi di riso bianco. Una scelta buona è anche il riso Parboiled perché, grazie al processo di parboilizzazione, i suoi chicchi rimangono separati e al dente, perfetti per l'insalata, e con le opportune attenzioni in cottura possiamo usare anche il riso Basmati, che si fa apprezzare grazie a chicchi lunghi e sottili che danno un tocco di eleganza al piatto e a un sapore delicato che si sposa bene con molti ingredienti.
Il riso Parboiled è un tipo di riso sottoposto a un processo di parboilizzazione, che ne preserva i nutrienti e ne rinforza la struttura del chicco. Questo riso è ideale per l'insalata perché rimane sempre ben separato e al dente, anche dopo la cottura. Il suo sapore neutro lo rende estremamente versatile: si abbina bene con ingredienti sia dolci che salati. Possiamo provare ad abbinarlo con verdure fresche come peperoni, zucchine e pomodori, ma anche con formaggi morbidi come la mozzarella o la feta, e con proteine come il pollo o il tonno.
Il riso Basmati è un riso a chicco lungo originario dell'India e del Pakistan. È noto per il suo profumo delicato e il suo sapore unico, che si sposa bene con una vasta gamma di ingredienti. I chicchi di riso Basmati rimangono ben separati dopo la cottura, rendendolo un'ottima scelta per l'insalata di riso. Tra le idee di abbinamento ci sono ingredienti esotici come mango, avocado e gamberetti, o spezie come il curry e il coriandolo.
Il riso Venere è un riso integrale italiano, noto per il suo colore nero e il suo sapore deciso e leggermente dolce. È ricco di fibre e antiossidanti, e i suoi chicchi rimangono compatti e al dente dopo la cottura. Il riso Venere è perfetto per un'insalata di riso dal gusto intenso e dalla presentazione elegante, magari in abbinamento con ingredienti dal sapore forte come il salmone affumicato, i funghi porcini o il gorgonzola, o con verdure croccanti come i carciofi o i peperoni arrostiti.
Il riso Carnaroli è un riso italiano a chicco lungo, noto come "il re dei risi". È molto apprezzato per la sua capacità di mantenere la forma durante la cottura, grazie alla sua elevata percentuale di amido: questo lo rende un'ottima scelta per l'insalata di riso, soprattutto se preferiamo un riso dal sapore più ricco e cremoso.
Il riso selvaggio non è tecnicamente un riso, ma una specie di erba acquatica originaria del Nord America; tuttavia, è spesso utilizzato in maniera simile al riso (o come sua alternativa) in piatti salati, come zuppe e stufati, per la sua consistenza croccante e il suo sapore terroso e nocciolato. Il riso selvaggio può quindi aggiungere un tocco di originalità alla nostra insalata di riso, soprattutto se abbinato a ingredienti dal sapore forte come il formaggio di capra o le noci tostate.
Alcune varietà di riso non sono adatte per l'insalata di riso, principalmente a causa della loro consistenza dopo la cottura. Ad esempio, il riso Arborio è generalmente sconsigliato per questo piatto: noto per la sua consistenza cremosa dopo la cottura, tende a liberare molto amido durante la cottura, che rende i chicchi appiccicosi e agglomerati.
E quindi, i risi da non usare per l'insalata di riso sono:
Il riso Arborio è un riso italiano a chicco corto, molto utilizzato per la preparazione del risotto. Questo riso ha un alto contenuto di amido e tende a diventare molto cremoso durante la cottura: se questa caratteristica è perfetta per i risotti, perché assorbe bene i condimenti e mantiene la sua consistenza, è molto meno ideale per un'insalata di riso, dove preferiamo che i chicchi rimangano separati.
In realtà, il riso arborio può essere utilizzato per le insalate di riso, ma è importante cuocerlo correttamente: per evitare che diventi troppo appiccicoso, è necessario risciacquarlo prima di cuocerlo e cuocerlo in acqua salata, usando 1,5 parti di acqua per 1 parte di riso; dopo aver portato l'acqua a ebollizione, abbasseremo il fuoco e cuoceremo il riso a fuoco lento per 15-20 minuti, o fino a quando il riso è cotto e non più gommoso, per poi scolare e metterlo in una ciotola. Lasciamo raffreddare il riso completamente prima di aggiungerlo agli altri ingredienti del nostro piatto.
Originario della Thailandia e noto per il suo profumo delicato che ricorda il gelsomino, da cui prende il nome, il riso Jasmine ha chicchi lunghi e sottili che, una volta cotti, diventano morbidi e leggermente appiccicosi. Spesso utilizzato in piatti asiatici come il riso fritto o come contorno per curry e stufati, non è generalmente la scelta più consigliata per le insalate di riso perché, a differenza del riso Basmati o Parboiled, il riso Jasmine tende a diventare più appiccicoso quando cotto, il che può portare a un'insalata di riso meno "sciolta" e più compatta. Ad ogni modo, se gradiamo la consistenza e il sapore del riso Jasmine, possiamo comunque usarlo per la nostra insalata di riso, badando a raffreddarlo completamente dopo la cottura e prima di aggiungere gli altri ingredienti, per minimizzare la sua tendenza a diventare appiccicoso.
Il riso glutinoso, noto anche come riso ceroso o riso dolce, è un tipo di riso asiatico che diventa molto appiccicoso quando cotto in virtù dell'alto contenuto di amilopectina, un particolare tipo di amido: questo lo rende perfetto per piatti come il sushi o il dolce di riso, ma non per l'insalata di riso.
Poteva sembrare una boutade, e invece la scelta del riso per l'insalata di riso è davvero un'operazione complessa e articolata.
A quanto già scritto, poi, andrebbe aggiunta anche un'altra variabile: considerare cioè il tipo di ingredienti che verranno aggiunti all'insalata, per pianificare l'effetto finale del piatto. Ad esempio, se si aggiungono ingredienti che sono ricchi di acqua, come i pomodori, è meglio scegliere un riso che assorbe bene i liquidi, come il riso arborio o il riso carnaroli.
Ciò significa, quindi, bilanciare i sapori dolci, salati, acidi e amari - se scegliamo un riso dal sapore deciso come il riso Venere, sarebbe meglio abbinarlo a ingredienti dal sapore più delicato per non sovrastare il gusto del riso. E poi, un'insalata di riso è più interessante quando presenta una varietà di consistenze: in tal senso, proviamo ad abbinare riso cotto al dente con ingredienti croccanti come verdure fresche o noci, e ingredienti morbidi come formaggio o avocado. Infine, soprattutto in estate, spazio ai colori vivaci che rendono il piatto più appetitoso, e quindi aggiungiamo ingredienti di diversi colori, come pomodori rossi, piselli verdi, mais giallo, olive nere e così via.
Ci sono anche alcuni errori da evitare, a cominciare dalla cottura eccessiva del riso, che deve essere cotto al dente perché, se troppo morbido, tenderà a sbriciolarsi e renderà l'insalata di riso pastosa. È sbagliato anche aggiungere gli ingredienti troppo presto, soprattutto quelli freschi e croccanti, che vanno mescolati al riso solo dopo che questo si è completamente raffreddato, per mantenere la loro consistenza e freschezza. Infine, l'insalata di riso dovrebbe essere condita solo leggermente, per non sovrastare il sapore degli ingredienti, aggiungendo sale e spezie solo se necessario.
Venendo alle ricette, un'idea per un'insalata di riso estiva potrebbe essere un mix di riso Basmati, pomodorini, olive, tonno e mozzarella, condito con olio extravergine di oliva, sale e basilico fresco. Per un'insalata di riso più autunnale, invece, potremmo optare per riso Venere, zucca arrostita, gorgonzola, noci e rucola, condita con olio e aceto balsamico.
In fin dei conti, la chiave per un'insalata di riso perfetta è la sperimentazione: spazio quindi alla creatività, anche nella scelta del riso, e soprattutto al divertimento di sbizzarrirci con gli ingredienti; verdure fresche o sott'olio, formaggi, salumi, pesce, uova sono solo alcune delle opzioni che abbiamo a disposizione e l'unico limite è appunto la nostra fantasia e voglia di provare qualcosa di nuovo e apparentemente bizzarro.