La pasta è senza dubbio l'alimento simbolo della cucina italiana nel mondo e una delle specialità più consumate e apprezzate dagli abitanti del Bel Paese. Ogni giorno i vari formati, dagli spaghetti fino alle mezze penne, vengono serviti a pranzo e a cena, saziando migliaia di persone. Il problema che nasce quando ci sono degli ospiti oppure bisogna preparare il pranzo per i propri familiari: qual è la porzione ideale di pasta da servire? I rischi maggiori sono quelli di esagerare nelle dosi, preparando magari troppa pasta rispetto al numero di persone, così come può capitare di mettere a cuocere poca pasta rispetto alla richiesta finale.
Seguendo alcuni rapidi e semplici consigli si potrà calcolare con buona precisione la quantità di pasta da cucinare.
Per evitare incomprensioni e problemi è dunque bene prendere come punti di riferimenti le porzioni standard di pasta, solitamente fissate in 80/100 grammi a persona se si tratta di pasta secca oppure 60/80 grammi in caso della sua versione fresca. Detto questo, non sempre il principio sacro degli 80/100 gr è da rispettare a tutti i costi, dal momento che mangiare un bel piatto di spaghetti al pomodoro e basilico è una cosa ben differente da mettere sotto i denti delle penne accompagnate da panna e prosciutto. Il menu va inoltre considerato in tutta la sua interezza: se la pasta rappresenta il piatto unico e non è un primo, allora è possibile aumentare senza problemi la dose. In caso contrario, meglio mangiarne un po' meno in vista del secondo e di eventuali accompagnamenti e contorni.
La pasta secca, solitamente in semola di grano duro, è quella più diffusa e che più facilmente si trova negli scaffali dei supermercati. La porzione standard è dunque fissata in circa 80 grammi a persona, come pure indicato sopra le confezioni che si possono trovare in commercio, mentre il discorso è un po' diverso per la pasta fresca. Quest'ultima, come le tagliatelle all'uovo, può essere sempre utilizzata in dosi similari, evitando però di toccare i 100 grammi massimi consentiti come nel primo caso. Se poi si opta per la pasta integrale, priva delle farine raffinate e sempre più gettonata dai salutisti, la dose totale di pasta può essere aumentata pure di 50 grammi, arrivando a una porzione standard di 130/150 gr a testa. Chiaramente, se si sa che gli ospiti sono dei grandi divoratori di primi piatti, allora si può ulteriormente rafforzare la quantità finale di pasta da cuocere.
Il problema fondamentale di quanta pasta sia necessario cucinare riguarda altre due categorie di primi, ossia quelli ripieni e gli gnocchi. Ravioli, agnolotti e altre paste farcite con ricotta, spinaci o carni assortite possono essere consumate in quantità maggiore rispetto alla pasta secca, arrivando a toccare anche i 200 grammi a persona in caso di primo piatto servito come unica pietanza. Il limite si alza ulteriormente nel caso degli gnocchi, che possono toccare i 230/250 grammi a testa, corrispondenti a una trentina di pezzi per ogni persona.
Consiglio: La regola d'obbligo da seguire durante la preparazione e la cottura della pasta è quella di conoscere le abitudini di chi andrà a mangiare il piatto, per quanto possibile. Le dimensioni standard possono pertanto essere un po' aumentate se gli ospiti sono dei grandi divoratori di primi e non si fanno problemi a mangiare un po' di pasta in più. Allo stesso modo, se ci sono degli invitati o dei parenti che seguono una dieta o che si saziano facilmente allora è bene ridurre la quantità di pasta che verrà loro servita.
In ogni caso, meglio avanzare un po' di penne o di tagliatelle, da mangiare poi il giorno dopo, piuttosto che farne poche.