La pentola a pressione è un utilissimo utensile da cucina che può rivelarsi un valido aiuto in cucina, in quanto ci permette di cucinare i cibi in tempi molto rapidi.
Il primo prototipo di pentola a pressione risale addirittura al XVII secolo, ma i modelli moderni, come noi li conosciamo, si sono diffusi solo nel secondo dopoguerra: il primo brevetto fu depositato nel 1953 da una ditta francese.
Si tratta di una speciale pentola a chiusura ermetica dalle pareti molto spesse. Grazie alla chiusura ermetica è possibile bloccare completamente la fuoriuscita di vapore, consentendo l’innalzamento della pressione e della temperatura, consente una cottura accelerata, nonché di preservare maggiormente sapore ed elementi nutritivi.
Il coperchio della pentola a pressione è dotato di 2 valvole per la regolazione della pressione interna, una di controllo e una di sicurezza, per evitare pressioni e temperature troppo alte: in caso di pressione eccessiva, la valvola si alzerà, consentendo la fuoriuscita di vapore, con la conseguente diminuzione della pressione interna.
La pentola a pressione può essere più o meno grande, in acciaio o alluminio, normale o elettrica, a seconda delle preferenze e dell’uso che ne dovete fare. Una pentola a pressione in acciaio inossidabile sarà infrangibile e condurrà bene il calore, ma quelle in alluminio sono molto più leggere e maneggevoli, quindi più pratiche. Alcuni modelli più piccoli, in vetro temperato o in rame, che possono andare anche in forno. Quelle elettriche di solito sono in acciaio inox o in terracotta e consentono di accelerare ulteriormente i tempi, nonché, spesso, di tenere anche i cibi in caldo. Infine, riguardo la capienza, sceglietene una adatta all’uso che ne volete fare: se in famiglia siete da 2 a 4 persone, vi basterà una pentola da 3-4 litri, se invece siete 6-8 persone, meglio prendere una pentola più capiente, da 6-8 litri.
Molte persone pensano che la pentola a pressione sia difficile da usare o addirittura pericolosa, ma in realtà non è così. Chiaramente, come per qualsiasi altro utensile, bisogna rispettarne istruzioni e modalità d’uso, ma se usata correttamente è facilissima da usare e soprattutto non è pericolosa!
Vediamo quindi come si usa la pentola a pressione.
Per prima cosa bisogna assicurarsi che il livello dell'acqua (o comunque di liquido) all'interno della pentola a pressione sia giusto rispetto al quantitativo di cibo da cucinare e anche in base ai tempi di cottura. Qualora fosse troppo poca, infatti, gli alimenti non riusciranno a cucinarsi correttamente. Se invece fosse troppa, invece, la cottura e quindi il buon sapore dei cibi ne risulterebbe compromesso. In linea di massima all’interno della pentola a pressione deve sempre esserci almeno ½ bicchiere di acqua e non bisogna mai riempire oltre i 2/3 della capacità totale della pentola. Ma a seconda di marca, modello e capienza ci possono essere delle differenze, quindi leggete il manuale di istruzioni e conservatelo per poterlo consultare ancora all’occorrenza!
A questo punto basterà porre la pentola sul fornello, chiudere correttamente coperchio e (ove necessario) valvola di sfiato, ed accendere il fuoco a fiamma medio-alta. Quando sentirete fischio (o un sbuffo) uscire dalla valvola, vuol dire che il liquido interno è arrivato ad ebollizione e che la pentola è in pressione. A questo punto abbassate la fiamma al minimo e iniziare a conteggiare il tempo di cottura. A cottura ultimata spegnete il fuoco e, con le dovute precauzioni (usate le presine o un cucchiaio di legno, attenzione a non ustionarvi col vapore!), aprite la valvola per sfiatare il vapore. Una volta uscito tutto il vapore potrete aprire la pentola.
Come accennato, con questo tipo di pentola è possibile cucinare qualsiasi alimento, riducendo al minimo i condimenti ed i tempi di cottura. Ovviamente perché il risultato finale sia ottimale, per ogni tipologia di alimento dovrete rispettare una tempistica di cottura.
Vediamo insieme quali sono (considerando una quantità standard di 1 kg di ingredienti) i tempi di cottura.
Come già accennato, questi sono i tempi vanno conteggiati a partire da quando la pentola va in pressione, ossia da quando inizia il fischio o lo sbuffo.
Chiaramente potrebbero esserci delle variazioni nelle tempistiche, dovute in primis alla marca della vostra pentola a pressione, nonché alla qualità degli alimenti, quindi leggete le istruzioni, tenete conto del vostro gusto personale e, col tempo, fate tesoro dell’esperienza: solo così potrete arrivare ai tempi di cottura ideali.