La vaniglia è una delle spezie più profumate e aromatiche che possiamo usare in cucina, una delle più amate e versatili, ma è anche tra le più costose: nel 2018, la quotazione al dettaglio della vaniglia del Madagascar, la varietà più pregiata, ha superato i 500 dollari al chilo! Si comprende quindi che è davvero un peccato sprecare i preziosi baccelli o gettarli subito dopo averli usati una sola volta: ecco allora qualche consiglio per riciclare la bacca di vaniglia e sfruttarne ancora il potere aromatico per insaporire altri alimenti o per qualche creazione davvero originale.
Gelati, creme, liquori, dolci: nel campo della pasticceria in pratica non c’è preparazione che non possa essere arricchita dall’utilizzo di una bacca di vaniglia, che regala alla ricetta una fragranza speciale e un sapore più intenso.
In genere, quando non è previsto il riscaldamento di un liquido in cui immergere in infusione del baccello (è il caso di torte, pasta frolla o biscotti) si utilizzano solo i semini – la parte più carica di aroma – mentre la bacca resta “vuota” e rischia di esser gettata: in realtà, anche questa parte ci può offrire ancora qualche soluzione alternativa di impiego, a patto di trattarla bene.
Il primo passaggio è quindi la cura della materia prima, badando a usare la bacca di vaniglia in maniera apposita e, soprattutto, inciderla ed estrarne i semini in modo preciso, senza rovinare “l’involucro” che ci servirà in momenti successivi.
E quindi, dopo aver estratto i semi dal baccello per impiegarli regolarmente in un impasto o per fare una crema, dobbiamo concentrarci sulla bacca già incisa: possiamo innanzitutto utilizzarla per aromatizzare latte o tè caldi, ma anche riciclarla successivamente.
Anche se privata della polpa, infatti, le proprietà della bacca non sono intaccate del tutto e il suo aroma risulta solo leggermente meno intenso.
È sufficiente prendere la bacca usata, ripulirla sotto acqua corrente e tamponarla con carta assorbente senza fare eccessiva pressione, lasciando asciugare per un’oretta all’aria aperta: avremo già un ingrediente perfetto per aromatizzare lo zucchero.
Il primo e più semplice impiego della bacca riciclata di vaniglia è proprio questo: un aroma naturale per fare una caratterizzazione più particolare allo zucchero semolato o di canna. Basta mettere la bacca in un barattolo e lasciarla essiccare per alcuni giorni, senza mai aprire, per far sprigionare il profumo di vaniglia che renderà davvero speciale lo zucchero.
Non dobbiamo preoccuparci se noteremo qualche piccolo frammento di buccia di vaniglia o se lo zucchero si compatta in grumi in alcuni punti (dipende dall’umidità della bacca): basta mescolarlo un po’ con un cucchiaio e tutto tornerà nella classica forma.
In questo modo, lo zucchero vanigliato sarà un ottimo dolcificante per il caffè, tisane o tè o per altri condimenti, ma può diventare anche un’idea regalo: compriamo qualche barattolo grazioso, decoriamolo in modo elegante ed ecco un dono che sarà sicuramente apprezzato.
Questa bacca si può riutilizzare per due o tre volte, ovviamente considerando un inevitabile degrado delle sue proprietà organolettiche e aromatiche.
Oppure, se attendiamo che la bacca in barattolo si secchi completamente possiamo procedere a un’altra tecnica di riciclaggio: dobbiamo cioè ridurre in polvere il baccello, usando un semplice mixer ma facendo attenzione a non surriscaldare troppo la spezia (va bene la funzione pulse per non correre rischi, niente velocità troppo alte). Mettiamo la polvere in un barattolino a chiusura ermetica e avremo la vaniglia a secco, una pratica alternativa alla bacca fresca per insaporire tisane o dolci.
Se il nostro baccello ha perso fragranza, possiamo comunque impiegarlo per guarnire in maniera originale un dolce o una torta: congeliamo i baccelli usati (facendo attenzione a riporli in freezer solo perfettamente asciutti, per evitare muffe e altri problemi) ed ecco un elemento decorativo molto spettacolare. Ancora più scenografico è l’utilizzo di un fiore di vaniglia insieme alle bacche, che dà un tono esotico e raffinato al nostro dolce.
Il profumo è la caratteristica principale e riconosciuta della vaniglia, e allora perché non sfruttarlo anche fuori dalla cucina? Una soluzione ingegnosa è quella di riciclare il baccello come profuma biancheria, avvolto delicatamente in una garza e riposto in un sacchettino di cotone che andremo a posizionare in armadi e cassetti. Anche in questo caso, quest’idea può rivelarsi utile in caso di doni, personalizzando le confezioni e aggiungendo qualche dettaglio decorativo.
In ultimo, possiamo sempre riciclare la bacca svuotata dai semini per preparare un ottimo estratto di vaniglia naturale fatto in casa: il procedimento è descritto su questa pagina ed è davvero semplice. Ovviamente, per un risultato perfetto useremo un baccello “nuovo”, da cui avremo precedentemente estratto i semini, e chiaramente fresco, al pieno del suo potere aromatizzante.