I carciofi sono ortaggi saporiti e versatili, con cui preparare tanti piatti delicati e golosi per tutta la famiglia: eppure, saperli pulire è un’arte e, per giunta, rischia di ritrovarci con le mani annerite dal contatto con le foglie di carciofo, che rilasciano appunto una sostanza innocua ma dall'effetto indesiderato. Ecco quindi alcuni consigli pratici per evitare questo problema e per pulire le mani annerite dai carciofi.
A creare il fastidioso inconveniente sono i polifenoli, molecole di cui i carciofi sono ricchi che sono molto sensibili all'ossigeno: appena esposti all'aria, in pratica, queste sostanze si ossidano, producendo il noto annerimento delle parti tagliate dell'ortaggio stesso e anche delle mani di chi sta pulendo i carciofi.
Come detto, il processo è naturale e non ha particolari conseguenze se non dal punto di vista estetico, perché le mani restano scure anche per diversi giorni se non si interviene con qualche piccolo trucco.
La pulizia dei carciofi è una procedura indispensabile per poter cucinare correttamente l'alimento e prepararlo nel modo previsto dalla ricetta che abbiamo in mente; è anche un'operazione noiosa, perché richiede tempo e attenzione (nell'eliminazione delle spine, in particolare), e appunto c'è un potenziale effetto collaterale da valutare, cioè che la reazione chimica dell'ossidazione dei polifenoli si trasferisce dalle foglie alle mani, rendendole inguardabili.
In realtà, il primo sistema per risolvere ogni tipo di problema è utilizzare dei guanti monouso da gettare al termine dell'operazione, ma non tutti sono abituati a usarli e, soprattutto, non sono poche le persone che risultano allergiche ai materiali di cui questi prodotti sono composti.
La natura ci offre poi alcuni alleati per cercare di pulire le mani già annerite dai carciofi, utilizzando la polpa di limone oppure una originale mistura a base di farina di mais e acqua, che diventano dei detergenti delicati che agiscono in modo veloce e senza aggredire la pelle.
Nel primo caso, sfruttiamo le proprietà antimacchia e antiodore del limone, usando metà agrume come fosse un sapone per strofinare energicamente i polpastrelli e le dita anneriti dai carciofi; se non vogliamo "sprecare" un frutto, possiamo anche utilizzarne solo la buccia per riciclare un limone già utilizzato.
In alcuni casi - quando le mani sono molto annerite o è già trascorso un po' di tempo dall'annerimento - l'uso del limone potrebbe non essere sufficiente, lasciando alcuni segni scuri sulle dita: è il momento di testare il secondo rimedio, unendo farina di granoturco mista e acqua calda all'interno di una ciotola capiente, mescolando fino a ottenere una pastella di consistenza granulosa. Immergiamo le mani annerite dai carciofi e strofiniamo, così da mettere in atto un effetto peeling che rimuoverà lo sporco.
Se vogliamo aggiungere un tocco beauty aggiuntivo e rendere questa operazione un vero e proprio trattamento estetico, possiamo sostituire la farina di granoturco con la farina di cocco, che rende la mistura ancor più ruvido, praticamente simile a uno scrub benefico, e lascerà anche un odore gradevole sulle mani.
In realtà, intervenendo quando l'annerimento è fresco possiamo anche utilizzare come alternativa la classica farina 00, che però perde in efficacia rispetto alle altre soluzioni quando le macchie sono ormai vecchie, secche e più impregnate sull'epidermide.
Un ulteriore alleato naturale è il bicarbonato di sodio, altro elemento dal forte potere disinfettante: ne spolveriamo un po' sulle mani, cercando di sfregare i punti più scuri, e poi sciacquiamo con acqua calda strofinando per almeno due minuti. Anche in questo caso bisogna intervenire in tempi brevi, perché la patina nera sulle dita prodotta dai carciofi può restare sulle mani per diversi giorni se non le trattiamo quanto prima.
Qualora questi rimedi non dovessero produrre i risultati sperati c'è ancora una soluzione, ovvero il ricorso a prodotti di natura chimica, che hanno sicuramente un potere più elevato ma anche maggiori potenziali effetti sulla pelle.
Ad esempio, possiamo usare del sapone di Marsiglia, del classico detergente per piatti o qualche goccia di sgrassatore, strofinando con cura le parti delle mani più annerite per toglier via ogni residuo e, ovviamente, risciacquare abbondantemente sotto acqua corrente per alcuni minuti.
Infine, citiamo anche un ultimo trucco, da usare solo in casi "estremi": la candeggina. Poche gocce di candeggina sulle mani, con alcune gocce di sapone per piatti sotto il getto di acqua calda, possono risolvere il problema dell'annerimento più ostinato, ma è un trattamento molto aggressivo per la pelle e per le unghie.