Come pulire l’avocado

Come pulire l’avocado
Come pulire l’avocado

L’avocado è una drupa, ovvero un particolare tipo di frutto piuttosto carnoso, con una buccia abbastanza sottile e un grosso osso centrale, dalla forma leggermente allungata che ricorda vagamente quella di una pera. Con il termine avocado ci si riferisce sia all’albero da frutto di origine sudamericana sia ovviamente, al frutto omonimo dalla buccia verde intenso o marroncina e la polpa verdina o giallo-verde.

Si tratta di un frutto estremamente ricco di vitamine e sali minerali, in particolare acido folico, betacarotene e potassio, nonché di omega 3, che lo rendono piuttosto calorico (ovviamente in proporzione ad altri tipi di frutta) ma anche molto salutare per il nostro organismo.

Importante: l’avocado è tanto benefico per l’organismo umano quanto dannoso e nocivo per la maggior parte degli animali domestici, cani e gatti compresi, per cui quando lo mangiate fate attenzione ai pelosetti di casa!

Grazie all’alto contenuto di antiossidanti e acidi grassi (i famosi grassi buoni), si ritiene l’avocado addirittura in grado di aiutare a prevenire alcune malattie, come quelle cardiovascolari, ma non solo. Perché allora non mangiarlo più spesso? Tra l’altro, contrariamente a quanto si pensa, è anche piuttosto facile da pulire! Non sapete come fare? Scopritelo con me.

Come si pulisce l'avocado

Nonostante la pulizia di questo frutto esotico non sia nota a tutti, si tratta di un’operazione assolutamente facile da portare a termine. Ma partiamo dal principio.

Quando comprate un avocado, di solito si presenta molto sodo e con la buccia di un bel colore verde bosco: si tratta di un frutto non ancora giunto a maturazione. Il vantaggio è che potete comprarlo in anticipo, pensando a una conservazione a lungo termine. Lo svantaggio è che se avete voglia di guacamole vi toccherà aspettare un po’ di giorni (solitamente dai 4 ai 7).

Se proprio non ce la fate ad aspettare, cercate di comprare i frutti più scuri e morbidi che trovate, con la buccia tendente al marroncino, che sono i più maturi. Se non doveste trovarne, potete almeno accelerare i tempi di maturazione conservandolo a temperatura ambiente in un sacchetto di carta insieme a qualche mela. Se, al contrario, volete ritardarne la maturazione, conservatelo in frigorifero.

Nota: alcuni cultivar di avocado presentano una naturale colorazione verde scuro anche una volta giunti a maturazione, per fate sempre affidamento anche al senso del tatto per la scelta del frutto da acquistare.

Innanzitutto lavate bene l’avocado sotto l’acqua corrente (la sua pelle rugosa può trattenere molti residui). Quindi procedete con le operazioni di pulizia vera e propria:

Fase 1. Per pulire l’avocado dovrete innanzitutto tagliarlo a metà per il lungo. Ricordatevi che al centro c’è un grosso nocciolo, quindi affondate la lama con cautela fino a toccarlo e poi girateci intorno con la lama, tagliando torno torno, lasciando intatto il seme, fino a tornare al punto di partenza.

Fase 2. Una volta tagliata tutta la polpa potrete separare le due metà, tenute insieme solo dal nocciolo, con le mani. Per facilitare il compito, provate a ruotarle in direzioni opposte, l’una in senso orario e l’altra in senso antiorario (vedrete che è più facile a farsi che a dirsi!).

Fase 3. Separate le due metà, scoprirete che il seme sarà rimasto attaccato a una di esse: rimuovete il nocciolo utilizzando un cucchiaio, infilandolo tra il seme e la polpa.

1-tagliare-avocado

A questo punto, per staccare la polpa dalla buccia potete procedere in più modi:

Potete, con delicatezza, infilare un cucchiaio tra la polpa e la buccia, così come avete fatto con il nocciolo, in modo da staccare la polpa per intero.

2-levare-noccioloPotete tagliare la polpa a fette o a quadrotti (incidendo una specie di griglia nella polpa) con il coltello, senza intaccare la buccia. Quindi potete staccare i quadrotti o le fette dalla buccia sempre con il metodo del cucchiaio.

O potete anche tagliare l’avocado a fette e poi sbucciare fetta per fetta con un coltello.

Trucco: prima di aprire l’avocado, fatelo rotolare avanti e indietro su una superficie piana con il palmo della mano per almeno 20-30 secondi. In questo modo, la polpa inizierà a staccarsi dalla buccia e sarà poi più facile da pulire.

Nota: in alternativa, potete lasciare l’avocado intero e pelarlo con l’aiuto di un coltello o di un pelapatate, ma ve lo sconsiglio, perché trovo che poi sia più difficile arrivare a togliere il nocciolo senza intaccare pesantemente la polpa, che con l’altro metodo resta protetta dalla buccia.

Una volta aperto, conservate il vostro avocado in frigo, possibilmente dopo averlo bagnato con succo di limone, in modo che non annerisca, e consumatelo entro un paio di giorni. Qui la guida su come conservare l'avocado.

Visto com’è facile? Dite la verità, non è il frutto esotico più facile da pulire? Altro che ananas e mango!

come si pulisce avocado

Come si mangia l’avocado

L’avocado è largamente utilizzato in cucina nei paesi a clima tropicale dove viene coltivato, ma in tempi recenti se ne sta diffondendo il consumo anche qui da noi.

Normalmente questo frutto viene consumato a crudo perché una volta cotto acquisisce un sapore amaro, perdendo inoltre importanti tutta una serie di nutrienti di cui abbonda.

Con il suo sapore particolare, non molto zuccherino, l’avocado si accosta bene sia ai gusti dolci che a quelli salati, ed è proprio per questo può essere consumato in diversi modi: dalla colazione con toast ed uova, alle merende, spuntini, insalate sfiziose ed aperitivi, l’avocado può essere consumato anche al naturale ed in ricche macedonie. In Sud America è molto amata la salsa guacamole, ovviamente a base di avocado, ma questo frutto lo si trova davvero in tante preparazioni, persino nel sushi! Grazie alla sua consistenza lo si trova molto spesso nei frullati o negli smoothie, dove rende le preparazioni decisamente più cremose.

Forse non tutti lo sanno ma la sua polpa è una valida sostituta di creme e burro nelle ricette vegane di mousse, dolci e biscotti.

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