È uno strumento che trova sempre maggiori applicazioni in ambito domestico, pronto all'uso e facile da adoperare: parliamo del bollitore elettrico, fido compagno degli appassionati di tisane, infusi e affini. Per tenerlo sempre al massimo delle prestazioni, però, ci sono alcune precauzioni da prendere, soprattutto in termini di pulizia e manutenzione: ecco quindi un rapido tutorial su come pulire il bollitore e rimuovere, con metodi assolutamente naturali, il calcare che inevitabilmente si forma sulle pareti interne o esterne.
I bollitori elettrici svolgono un solo compito, ma lo eseguono alla perfezione: fanno bollire l'acqua rapidamente, che possiamo usare per tutte le finalità che abbiamo in mente, dalla preparazione del tè al caffè americano, fino (addirittura) al riscaldamento dell'acqua per cuocere la pasta.
Tuttavia, c'è un problema: quando riscaldiamo l'acqua in un bollitore si possono formare depositi di calcare dai minerali naturali contenuti nell'acqua, soprattutto se il suo livello di durezza è molto alto. Questi accumuli si notano a occhio, sotto forma di depositi biancastri simili al sale, e rischiano di compromettere le prestazioni dell'apparecchio (allungando i tempi in cui l'acqua raggiunge la temperatura desiderata) e di influenzare negativamente il gusto della bevanda calda che vorremmo sorseggiare.
Nella maggior parte dei modelli attuali l'elemento bollitore non è più esposto a diretto contatto con l'acqua (in passato una delle maggiori cause di guasto, proprio per l'accumulo di calcare), ma è nascosto dietro una piastra di base in metallo, che riduce il rischio di danni all'elemento e ne allunga la vita: ciò nonostante, il calcare resta un problema perché può accumularsi all'interno e sulla piastra di base; inoltre, anche i modelli con filtri incorporati impediscono ai residui di calcare penetrare nella bevanda, ma non impediscono la formazione di calcare.
È quindi opportuno imparare a decalcificare il bollitore, eseguendo delle operazioni in realtà molto semplici per liberare l'elettrodomestico dai residui di calcare, magnesio ed eventuali altri minerali "indesiderati" presenti nell'acqua: di norma, si suggerisce di pulire l'interno del bollitore almeno una volta al mese se lo usiamo quotidianamente, ma se utilizziamo acqua di rubinetto dura potrebbe essere necessario decalcificare il bollitore elettrico più spesso. È comunque importante controllare periodicamente lo stato del bollitore e non lasciare che il calcare si accumuli, poiché altrimenti sarà più difficile rimuoverlo, e comunque per eliminare completamente i depositi pesanti potrebbe servire un trattamento ripetuto.
La pulizia del bollitore elettrico è un processo semplice che richiede solo pochi accorgimenti e strumenti di uso comune, ma dobbiamo distinguere due diverse tipologie di manutenzione: la pulizia quotidiana e ordinaria ci serve a mantenere pulito l'esterno dell'apparecchio e va fatta appunto ogni giorno, usando un panno umido per rimuovere eventuali schizzi d'acqua e residui, quindi asciugando e lucidando con un panno morbido asciutto.
Leggermente più complesse sono la pulizia e disincrostazione della parte interna, che serve per assicurarci che l'elettrodomestico mantenga la sua efficienza nel tempo: abbiamo tre possibili alleati per questa operazione, tutti naturali, ovvero aceto, acido citrico o addirittura la soda o la cola. A prescindere dalla scelta, è fondamentale ricordare di usare questi detergenti solo all'interno del bollitore, preservando al sicuro e asciutti le componenti elettriche.
In realtà, ci sono vari prodotti anticalcare chimici disponibili per l'acquisto, alcuni progettati specificamente per bollitori in metallo e altri per modelli in plastica, ma comunque suggeriamo le soluzioni casalinghe più green, che in genere risolvono il problema efficacemente.
Per mantenere il bollitore elettrico al massimo livello e sbarazzarci di quelle brutte incrostazioni calcaree dall'interno abbiamo bisogno di un composto acido che agisca per un determinato periodo di tempo.
Il primo prodotto che possiamo utilizzare per disincrostare un bollitore è sicuramente l'aceto, anche se ci sono differenti scuole di pensiero rispetto al procedimento.
Di base, si parte sempre da una miscela di parti uguali di acqua e aceto bianco da immettere nel bollitore; secondo alcuni, dobbiamo riempire metà contenitore, portare a ebollizione e lasciare riposare la miscela per almeno 20 minuti, procedendo poi a rimuovere il liquido e sciacquare il bollitore con acqua fresca. Se permangono ancora scaglie o sporcizia all'interno del bollitore, useremo il lato ruvido di una spugna per rimuovere tutto ciò che è rimasto attaccato.
Un'altra corrente invece suggerisce di lasciare agire la miscela in ammollo per una notte, tenendo l'elettrodomestico scollegato per evitare che qualcuno lo usi accidentalmente: al mattino, il calcare si staccherà facilmente, e prima dell'utilizzo avremo l'accortezza di sciacquare abbondantemente per rimuovere eventuali odori di aceto persistenti e far bollire acqua fresca "a vuoto" dopo il trattamento.
Leggermente diversa è la tecnica di pulizia che prevede l'uso di acido citrico, un elemento presente in natura negli agrumi e commercialmente prodotto dall'inizio del XX secolo, utile a rimuovere sporcizia, muffe e batteri. Per pulire il bollitore con acido citrico riempiremo il serbatoio a metà con acqua, da portare a ebollizione: a questo punto, aggiungiamo 1 o 2 cucchiai di acido citrico e lasciamo riposare la miscela per 15-20 minuti. Versiamo il contenuto, strofiniamo con una spugna se necessario e poi risciacquiamo abbondantemente.
L'ultima soluzione pratica ed ecologica chiama in causa della soda gassata oppure, per una scelta di recupero ancora più marcata, una bottiglia ormai sfiatata di cola: riempiamo il bollitore a metà con questo liquido, facciamo bollire e poi riposare per circa 30 minuti. Poi, come nei casi precedenti, rimuoviamo la soluzione acida e strofiniamo se necessario per rimuovere i residui, concludendo con un abbondante risciacquo e, come misura di sicurezza, una bollitura di acqua a vuoto.
Se questi sono i passaggi utili per pulire l'interno di un bollitore e rimuovere le incrostazioni di calcare, qualche trattamento lo possiamo riservare anche alla parte esterna, che è comunque molto più facile da tutelare.
Innanzitutto, dobbiamo operare solo quando il bollitore è freddo, passando una spugnetta bagnata di acqua calda e sapone (anche quello per piatti) sulla parte esterna dell'elettrodomestico (che non va mai immesso completamente nel lavandino!) e poi asciugando con un panno in microfibra.
Se desideriamo un pizzico di brillantezza in più, possiamo preparare una soluzione di pari quantità di acqua e aceto bianco da applicare su un panno in microfibra fine pulito o un panno morbido, che passeremo anche sulla base del bollitore allo stesso modo, facendo però attenzione a mantenerla asciutta per evitare danni o calcare.
Se il bollitore è smaltato o in acciaio inossidabile, è opportuno mescolare bicarbonato di sodio e aceto bianco per formare una pasta, che applicheremo su un panno per rimuovere delicatamente grasso e sporcizia.
Un ultimo trucco è applicare una goccia di olio puro (come quello indicato per la pulizia dei bambini) o un cucchiaino di olio d'oliva su un panno pulito e umido con cui strofinare la superficie del bollitore, asciugando con carta da cucina per evitare residui di unto o tratti "scivolosi": in questo modo elimineremo vari segni, comprese le inevitabili impronte digitali che lasciamo sull'esterno di questo elettrodomestico. Attenzione a non utilizzare una spugna o un panno abrasivo, poiché potrebbe graffiare la finitura.