Il fichi d’ India sono dei frutti dolci dal piacevole sapore. Con la loro colorazione che va dal giallo-arancione fino al rosso-viola, sono stati a lungo alla base dell’alimentazione messicana, loro paese d’origine. Oggi ormai i fichi d’India sono diffusi in Asia, in Australia, in America, in Africa e nel Mediterraneo (dove troviamo persino la varietà DOC del Fico d’India dell’Etna), e richiesti per le loro caratteristiche esotiche ma soprattutto salutari.
I frutti del fico d’India sono infatti molto ricchi di fruttosio, glucosio, calcio, fosforo e vitamina C, e considerati dei potenti antiossidanti grazie alla betadina ed all'indicaxantina che contengono. I loro semini (commestibili ma un po’ duretti) abbondano di proteine e lipidi. Ma lo sapevate che di questo magnifico frutto si trae beneficio anche dalle foglie e dai suoi fiori? Avete letto bene, del fico d’India non si butta praticamente quasi niente.
Ricapitolando: sono molto colorati, dolci, esotici e salutari. Perfetti quindi.
Prima di ogni cosa ricordatevi che i fichi d’India hanno le spine, (quindi dobbiamo pelare i fichi d' India)spesso non visibili ad occhio nudo, per cui fate molta attenzione quando li toccate! Se il vostro intento è quello di raccoglierli direttamente dalla pianta beh allora munitevi di guanti (molto spessi) e prendete solo quelli giunti ad una completa maturazione (non potete sbagliarvi, dovranno essere di un bel colore acceso e nel periodo che va tra luglio ed agosto). In alternativa potrete sperare che qualcuno si sacrifichi cogliendoli per voi oppure dovrete passare direttamente all’acquisto.
Qualunque sia stata la vostra scelta una volta che avrete i vostri fichi d’India a casa, per pulirli potrete procedere in questo modo:
Continuate in questo modo per pulirli tutti. Una volta sbucciati tutti i fichi, avvolgete tutte le bucce in una carta di giornale e provvedete a gettarle via.
La fase decisamente migliore è quella in cui si mangiano. Tagliati a fette, a cubetti, portati in tavola come spiedini o addentandoli direttamente, il fico d’India può essere consumato con i semini oppure scartandoli (questo è un lavoro meticoloso che vi porterà via un po’ di tempo e pazienza).
Non dimentichiamo che sono un frutto a tutti gli effetti e proprio per questo possiamo gustarli in qualsiasi momento della giornata: colazione, spuntino, dopo pranzo oppure dopo cena. Una volta ripuliti dalla buccia possono essere portati al lavoro, in palestra ed al parco, chiudendoli semplicemente in un pratico contenitore per alimenti. Tenerli sempre a portata di mano non è poi così difficile! Ricordatevi però di non abusarne: i fichi d’India infatti possono provocare dei blocchi intestinali se mangiati in grosse quantità.
Se vi state ponendo il problema della conservazione, niente paura, vari sono i modi in cui possono essere conservati questi frutti. E’ possibile infatti usarli per preparare strepitose confetture, gelatine, adorabili liquori, magnifici sorbetti, caramelle e gustose mousse. La tradizione siciliana vuole ad esempio che con essi si prepari uno sciroppo molto particolare, utilizzato per la preparazione di tipici rustici.
Insomma, c’è sempre un modo invitante per conservarli e consumarli. Ed in Messico? Lo sapete che lì utilizzano le pale (le foglie piatte e spinose della pianta per intenderci) per consumarle in salamoia, sulla piastra, fritte, sottaceto e candite?