Tra le preparazioni culinarie più temute ecco che troviamo quella del soufflé. A vederlo sembrerebbe facile e veloce, ma in realtà non è proprio così ed anche i più grandi chef spesso falliscono nel realizzarlo. Dalla Francia, dove nacque nella prima metà del ‘700, il termine “soufflé” veniva impiegato per definire una preparazione resa soffice dalla presenza degli albumi montati a neve. “Soufflé” infatti viene dal verbo francese “souffler” che significa “soffiare” e sta proprio ad indicare il gonfiore tipico di questa deliziosa ricetta. In Italia i soufflé sono particolarmente apprezzati in Toscana e Trentino, dove appaiono anche nei ricettari regionali. Di patate o di verdure, il soufflé può essere uno sfizioso antipasto o un gustoso dolce se preparato con caffè, vaniglia, cioccolato, limone e ricotta.
La difficoltà della preparazione del soufflé sta tutta nella riuscita del suo complesso gonfiore che non dovrà mai essere eccessivo, ma neppure con poco volume. Ricordatevi quindi di eseguire una cottura molto lenta e di prestare particolarmente attenzione. Se quando aprirete il forno ne uscirà fuori un gonfiore simile a quello del panettone allora vorrà dire che il vostro soufflé è riuscito alla perfezione!
Vediamo assieme come preparare un soufflé:
Per preparare un soufflé vi servirà, innanzitutto, uno stampo di porcellana o pyrex, dalla forma cilindrica e dalle pareti dritte e lisce.
Fase 1. Iniziate ad accendere il forno facendolo riscaldare.
Fase 2. Imburrate con estrema cura lo stampo, senza lasciare alcuna parte scoperta.
Fase 3. Preparate una besciamella densa ed aggiungete l’ingrediente principale frullato o passato, mai a pezzi (ad esempio verdure, formaggi, pesce o carne).
Fase 4. Aggiungete quindi i tuorli ed amalgamate.
Fase 5. Gli albumi montati a neve andranno aggiunti invece a composto freddo, mescolando delicatamente con movimenti che vanno dal basso verso l’alto.
Fase 6. Versate il composto negli stampi e cuocete in forno.
Nei soufflé dolci la base di partenza, invece, è solitamente una crema fi farina o fecola, latte, tuorli e zucchero ma il procedimento è uguale.
Consigli
-Le uova utilizzate dovranno essere molto fresche ed a temperatura ambiente.
-Ricordatevi sempre che il numero degli albumi impiegati dovrà essere sempre maggiore rispetto a quello dei tuorli.
-Per ottenere il classico effetto "fungo” bisognerà bagnare, con un dito, il bordo dello stampo in cui si sarà versato il composto. In questo modo si scosterà l’impasto dalla parete.
Umido e spumoso al suo interno, ricoperto da una sottile crosta esterna e leggero nel gusto, il soufflé va portato in tavola appena sfornato e direttamente nello stampo di cottura.
Anche per il sufflè, come per la maggior parte delle preparazioni, è sempre preferibile riuscire a non conservarlo ma consumarlo quando è stato appena fatto. Se non siete riusciti a terminare i vostri soufflé avrete comunque due modi per conservarli:
In frigorifero
Conservare i soufflé in frigorifero non è un metodo di conservazione troppo lungo, ma servirà a mantenerli per un paio di giorni. Ricordatevi quindi di non lasciare i vostri soufflé in frigo per un tempo maggiore di 2-3 giorni.
In freezer
Conservare in freezer i soufflé significa consumarli comunque entro un massimo di 15 giorni circa. I tempi di conservazione non sono così lunghi come si potrebbe pensare, e sperare, per una questione di sapore: conservando a lungo i soufflé si rischia infatti un’alterazione del sapore. Prima di trasferirli in freezer è comunque preferibile tenerli un giorno in frigorifero ad una temperatura di circa 6-8 gradi, così facendo riusciremo a staccare con maggiore facilità i nostri soufflé.