Come tutti sappiamo le arance, gli antichissimi frutti nati (forse) come ibridi del mandarino e del pomelo, sono utilissime per rinforzare il sistema immunitario ma anche per arricchire numerose preparazioni di cucina.
Le arance infatti non vengono solo spremute per ricavarne il delizioso succo ma sono anche impiegate nelle preparazioni dolci e salate, aggiunte nelle ricette di torte così come in quelle di carne o pesce, oppure inserite tra gli ingredienti di un’insolita insalata. Non mancano inoltre quelle caramellate, quelle condite con un po’ di cannella o del maraschino, oppure quelle utilizzate solo per la decorazione di piatti particolarmente scenici!
Per ognuna di queste preparazioni le arance però vanno pelate a vivo!
Pelare le arance, ma anche altri tipi di agrumi (come ad esempio pompelmi, mandarini e limoni), significa rimuovere la buccia esterna, l’albedo, i filamenti interni che legano i vari spicchi ed in ultimo i semi. L’operazione non è affatto complicata e, una volta pelate a vivo le arance, si otterranno dei frutti dolcissimi e dal colore luminoso!
Per sbucciare a vivo l'arancia servirà innanzitutto un tagliere ed un coltello affilato.
Vediamo assieme quindi come fare:
Fase 1. Lavate accuratamente la buccia del vostro frutto ed asciugatela.
Fase 2. Posizionate l’arancia orizzontalmente sul tagliere e, con il coltello, tagliate le sue due calotte.
Fase 3. Invertite la posizione dell’arancia mettendola in senso verticale e, sempre con il coltello, rimuovete la buccia e l’albedo (la parte bianca) partendo dall’alto verso il basso. In questa fase dovrete fare molta attenzione a seguire la curva del frutto quando passerete il coltello.
Fase 4. Rigirate ancora una volta l’arancia per poterla pelare nelle parti in cui non sarete riusciti ad arrivare.
Arrivati a questo punto potrete decidere se tagliare il vostro frutto a rondelle sottili oppure se aprire gli spicchi d'arancia.
Curiosità:
L’albedo degli agrumi, ovvero la pellicina bianca che si trova tra la buccia ed il frutto, in realtà andrebbe consumata anch’essa grazie ai benefici che apporta all’organismo. L’albedo contiene infatti diverse fibre tra cui una solubile, la pectina, indispensabile per l’abbassamento del colesterolo. E’ sempre con questa fibra che solitamente si preparano le marmellate e possiamo trovarla nella lista degli ingredienti sotto il codice “E440”. Assumendo questa pellicina si fa inoltre anche il carico di antiossidanti e vitamina C perché, a differenza del succo che ne ha soltanto il 25%, con l’albedo si raggiunge addirittura il 70%.