Ricco di vitamina C, dal gusto particolare e dalle forme inconfondibili, il litchi rientra a tutto diritto nella frutta esotica, anche se ora non è raro trovarlo anche nei negozi italiani: originario della Cina, può essere consumato al naturale oppure utilizzato in varie preparazioni che consentono di sfruttarne tutte le proprietà.
Il frutto del litchi nasce dalla pianta omonima, che dalla Cina meridionale e dal sud-est asiatico si è poi diffusa come coltivazione in molte altre parti del mondo, Italia compresa (soprattutto in territori caldi come quelli di Sicilia e Calabria); è un sempreverde che può raggiungere al massimo i 20 metri di altezza, con tre sottospecie. Ad avere rilevanza commerciale è solo la pianta Litchi chinensis, declinata in tantissime cultivar che generano frutti differenti per forma e per gusto.
Noto anche con il nome di licis e di litchies, o con le espressioni nefelio o ciliegia della Cina, il frutto del litchi ha un aspetto a dir poco unico: di dimensioni compatte (in genere 5 centimetri di lunghezza e 4 di larghezza), si distingue per la buccia esterna soda e rugosa che ricopre la parte commestibile. Questa scorza è di colore rosa o rosso (i litchi migliori sono quelli con guscio di colore rosso molto acceso) e deve essere tolta per poter mangiare la polpa, di colore bianco e consistenza carnosa e delicata.
Il frutto cinese ha un profumo delicato e un sapore gradevole e dolce, paragonabile a quello di una susina o dell'uva moscato, con note che richiamano quelle dei fiori, soprattutto la rosa. La sua disponibilità segue le stagioni orientali, e difatti si trova fresco nel periodo invernale (da novembre a gennaio) o nel mese di aprile.
Il litchi si conserva a temperatura ambiente per alcuni giorni, o può essere messo nella parte meno fredda del frigorifero fino a una decina di giorni; con il passar del tempo il guscio esterno diventerà naturalmente più scuro, quindi non c'è da preoccuparsi. L'importante è assicurarsi che la parte centrale sia ancora bianca e traslucida, e che non ci siano macchie marroni o zone troppo molli, sintomi di un frutto ormai non più fresco.
Questo frutto esotico è molto nutriente, carico di vitamine e antiossidanti che aiutano il sistema nervoso, ma non è facilissimo da mangiare. Innanzitutto, al naturale può essere consumato fresco oppure usato come ingrediente di una macedonia più originale, di un cocktail di spumante o rum o frutto per sorbetti; inoltre, si gusta anche come dessert sciroppato, come da tradizione cinese, o per preparare ricette dolci insieme ad altra frutta..
Per usare il frutto bisogna estrapolare la polpa centrale: l'operazione non è complicata e ci sono varie tecniche per completarla con successo.
La più semplice è incidere la buccia a metà con un coltello e tirar via la scorza con le mani, facendo attenzione a non tagliare troppo a fondo per non compromettere la polpa; se vogliamo facilitare la pelatura possiamo mettere il litchi a bollire in una pentola con acqua per alcuni minuti, e poi fare una leggera pressione con le mani per rimuovere la parte esterna.
La polpa del litchis è succosa, quindi bisogna fare attenzione a non esercitare una pressione troppo forte con le dita al momento della sbucciatura, perché altrimenti la "spappoliamo" o la roviniamo. Una volta risolto il problema della rimozione del guscio, c'è ancora un altro fattore importante prima di addentare il frutto: il litchi contiene un grosso nocciolo ovale, come quello delle nespole, che ovviamente va rimosso.
Per aiutarci in questa operazione possiamo usare un cucchiaino, prendendo solo la polpa morbida, oppure mordere con delicatezza il frutto e fare attenzione a non colpire il seme centrale!
Questo piccolo e particolare prodotto si rivela un vero e proprio scrigno di proprietà nutrizionali e terapeutiche, che rendono il litchi uno dei frutti più salutari al mondo. In media, 100 grammi di litchi contengono 72 mg di vitamina C, una quota simile o superiore a quella contenuta negli agrumi, e basta quindi mangiare 10 piccole bacche per coprire il fabbisogno giornaliero di vitamina C di un uomo adulto.
In aggiunta, troviamo anche sensibili quote di vitamine del gruppo B (tra cui la B3, utile per la dilatazione dei vasi sanguigni) ed E, e poi ancora sali minerali come potassio e magnesio, fibre e polifenoli. Consumare una tazza di litchi fornisce il 14% del fabbisogno quotidiano di rame, il 9% di fosforo, e il 6% di potassio per una dieta di duemila chilocalorie.
Ma ci sono anche altre proprietà molto interessanti, perché questi frutti contengono pochi grassi saturi, poco sodio e sono completamente privi di colesterolo. L'apporto calorico è invece superiore rispetto ad altri frutti: 100 grammi di litchi forniscono circa 55 calorie.