L'orzata rappresenta senza dubbio una tra le bevande a base di mandorle sia dolci che amare tra le più apprezzate durante la stagione estiva. Può tranquillamente essere gustata, fredda, con ghiaccio, miscelata a svariati sciroppi così come col caffè o eventualmente gli alcolici, rendendo ogni sapore che coinvolge, ancora più goloso e ricercato. Si presta inoltre nella preparazione di cocktail anche se tuttavia la ricerca di un'orzata di qualità anche se di fattura industriale è sempre piuttosto ardua, questo poiché proprio i prodotti industriali tendono a riprodurre il caratteristico sciroppo di mandorle, semplicemente con aromi e concentrato di zucchero, alterandone in maniera significativa il vero sapore. Ecco dunque come ovviare tale problema, preparando l'orzata comodamente a casa e con l'ausilio di pochi semplici ingredienti di facile reperibilità.
Orzata e latte di mandorla tendono a generare confusione portando inevitabilmente a confondere le due bibite spesso proprio a causa di informazioni fuorvianti divulgate dalle stesse aziende produttrici. Il latte di mandorla nasce infatti nelle soleggiate e miti terre siciliane dove rappresenta la tipica bevanda impiegata nel periodo di Quaresima: da li si è diffusa rapidamente in tutto il Sud d'Italia tra Calabria, Campagna, Puglia e Basilicata, riscuotendo un enorme successo e miriadi di riscontri positivi.
Nel latte di mandorle, queste vengono tritate e miscelate insieme allo zucchero per poi essere successivamente spremute in acqua, e filtrate mediante un setaccio dopo aver subito una vera e propria infusione a freddo, caratteristica che determina il tipico gusto intenso e ricco. L'orzata invece, rappresenta la variante più delicata di questa dolcissima bontà: in questo caso le mandorle determinano solo l'aroma anche se di fatto anticamente l'ingrediente principale era rappresentato proprio dall'orzo.
Successivamente infatti questo cereale sarebbe stato surclassato da altri ingredienti vegetali, mantenendo tuttavia invariato il nome che ad oggi indica semplicemente una bibita analcoolica ottenuta mediante questo particolare procedimento, fresca, nutriente e particolarmente adatta specie nei periodi afosi, risultando perfetta anche per chi segue una dieta vegana o risulta intollerante al lattosio.
Per ottenere circa mezzo litro di orzata sono necessari: 200gr di mandorle dolci pelate unite a una decina di mandorle amare pelate, 800gr di zucchero semolato, 600ml di acqua, 2 cucchiai di acqua di fiori d'arancio a preferenza. Tale combinazione contribuisce a determinare un gusto dolce e delicato, adatto anche a soddisfare i palati più esigenti. Perfettamente equilibrata si presta ad essere aromatizzata ad esempio alla vaniglia o ancora alla lavanda, due idee originali in grado di rendere un gusto già di per sé piacevole, ancor più irresistibile.
Per preparare un'ottima orzata si procede trattando innanzitutto le mandorle: è preferibile infatti mantenere a mollo in acqua almeno per una notte entrambe le varietà in modo tale da rendere più inclini alle successive operazioni. Il giorno dopo andranno rimosse, asciugate, e una volta pelate, inserite in un mixer e frullate, unitamente all'acqua di fiori d'arancio, fino ad ottenere un composto omogeneo ma tutto sommato piuttosto grossolano.
E' necessario poi travasare il composto ottenuto in un canovaccio in cotone o in lino, in modo da filtrare il latte così ottenuto in una ciotola, dopodiché si procederà inserendo la pasta di mandorle ottenuta dal filtraggio, in un terzo della quantità d'acqua prevista ripetendo nuovamente l'operazione fino a quando non sarà stato utilizzato l'intero quantitativo d'acqua previsto.
A questo punto si procederà versando il latte di mandorla risultato dai vari filtraggi, all'interno di un pentolino unitamente allo zucchero per poi portare il composto ad ebollizione, a fuoco basso e per circa un quarto d'ora fino a quando la consistenza non risulterà del tutto simile a uno sciroppo. Fatto raffreddare il preparato basterà dunque travasare lo sciroppo di orzata in una semplice bottiglia di vetro, da conservare in frigorifero per poi consumare la bevanda a piacere con caffè, con ghiaccio o per la preparazione di esclusivi e originali cocktail estivi.